
L’albuminuria è un importante fattore di rischio per la progressione della malattia renale cronica, soprattutto se classificata come moderata (da 30 a 300 mg/g) o grave (>300 mg/g). Tuttavia, esistono dati limitati sul valore prognostico dell'albuminuria entro l'intervallo di normalità.
I ricercatori della Chobanian & Avedisian School of Medicine dell’Università di Boston hanno studiato 1.629 partecipanti allo studio CRIC (Chronic Renal Insufficiency Cohort) per stimare l’aumento dell’incidenza cumulativa della progressione della malattia renale cronica con maggiori livelli basali di albuminuria tra le persone con malattia renale cronica che presentavano normoalbuminuria (<30 mg/g).
I livelli di albumina e creatinina nei campioni di urina sono stati utilizzati per calcolare il rapporto albumina/creatinina nelle urine (UACR), un importante indicatore della salute renale. Gli autori hanno poi esaminato come questo marcatore, insieme ad altri fattori, fosse correlato alla progressione della malattia renale cronica nell’arco di 10 anni, considerando potenziali fattori che potrebbero influenzare i risultati.
I dati hanno mostrato che i partecipanti che avevano livelli più elevati di albumina nelle urine avevano maggiori probabilità di manifestare un peggioramento della malattia renale o un'insufficienza renale. Nello specifico, le differenze di rischio assoluto a 10 anni tra le persone con un UACR di 15 mg/g o più rispetto a persone con UACR da 5 a meno di 15 mg/g e da 0 a meno di 5 mg/g erano del 7.9% e del 10.7% per la progressione della malattia renale cronica e del 5.1% e 6.3% per l’insufficienza renale.
Questi risultati hanno mantenuto la loro robustezza quando si confrontavano persone con UACR pari o superiori a 10 mg/g rispetto a quelle con UACR inferiori a 10 mg/g. I risultati erano indipendenti da diverse covariate, inclusa la funzione renale al basale.
Bibliografia
Verma A, et al. Association of Albuminuria With Chronic Kidney Disease Progression in Persons With Chronic Kidney Disease and Normoalbuminuria: A Cohort Study. Ann Intern Med 2024. https://doi.org/10.7326/M23-2814.