EvdUn nuovo studio canadese ha scoperto che i fattori di rischio legati alla pandemia associati all'ansia differiscono tra uomini e donne. La ricerca ha stimato che il 13.6% ha sperimentato livelli clinicamente significativi di disturbo d'ansia generalizzato (GAD) nei primi mesi della pandemia (prima della pandemia, la prevalenza stimata di GAD in 12 mesi era del 2.6%). Inoltre, lo studio ha rilevato che gli elevati livelli di ansia negli uomini era correlata alla disinformazione sul Covid, mentre nelle donne era legata alla precarietà del lavoro. La prevalenza del disturbo d'ansia generalizzato nelle donne era significativamente più alta rispetto agli uomini (17.2% vs. 9.9%).

Polmonite e otite media cronica condividono un meccanismo fisiopatologico comune in termini di infezione e infiammazione respiratoria, ma l'associazione epidemiologica tra le due malattie non è stata studiata. E proprio l’approfondimento di questo legame  è stato l’obiettivo di un recente studio che ha confermato l'associazione.

EvdNella società moderna, la luce artificiale è disponibile 24 ore su 24 e la maggior parte delle persone si espone alla luce artificiale e agli schermi dei dispositivi elettronici che emettono luce anche durante le ore di buio del ciclo naturale luce/buio. Tali condizioni di illuminazione non ottimali sono state associate a effetti metabolici avversi e la riprogettazione delle condizioni di illuminazione interna, per imitare più da vicino il ciclo luce/buio naturale, promette di migliorare la salute metabolica.

EvdUno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Umeå in Svezia, rileva che nell’oltre 1 milione di persone risultate positive al Covid, il rischio di una prima embolia polmonare era 33 volte superiore rispetto a un gruppo di controllo abbinato, dopo aver aggiustato per potenziali fattori confondenti (RR 33.05). Inoltre, il rischio di una prima trombosi venosa profonda era cinque volte più alto (RR 4.98) e il rischio di sanguinamento era quasi il doppio (RR 1.88).

EvdDormire più ore con il risultato di una perdita di peso sarebbe una gran cosa, semplice e davvero fantastica! Che, secondo i risultati di uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine, si scopre essere una realtà. Questo studio traspone nel mondo reale dati che in precedenza erano relativi solo a esperimenti condotti in laboratorio, quindi in condizioni estremamente controllate, che portavano alla (banale) conclusione che quando le persone dormono meno, mangiano di più. Il meccanismo di questa relazione è ancora in fase di elaborazione, ma la relazione è chiara.

Napoli aderisce al programma internazionale Cities Changing Diabetes®. Nella Città metropolitana di Napoli risiedono oltre 200 mila persone con diabete, pari al 6.7% della popolazione, percentuale superiore della media nazionale del 5.8%; in Campania il tasso di mortalità per diabete è il più alto d’Italia: 5.3 decessi per 10.000 abitanti, 4.9 per 10.000 a Napoli.

EvdL'aumento di un grado rispetto alla consueta temperatura notturna estiva può essere collegato a un aumento del rischio di decessi cardiovascolari maschili di circa il 4%. Le notti estive più calde del solito sembrano portare a un aumento delle morti cardiovascolari negli uomini di età inferiore ai 60 anni, ma non nelle donne: lo suggerisce una nuova ricerca pubblicata sul BMJ Open.