Secondo uno studio pubblicato su Thorax, le persone con allergia ai pollini, rinite, eczema atopico e altre condizioni allergiche avrebbero un rischio inferiore di sviluppare Covid, in particolare se soffrono anche di asma. Lo studio ha mostrato anche che l'età avanzata, il sesso maschile e altre condizioni sottostanti non hanno indicato un aumento del rischio di sviluppare Covid. Ma l'etnia asiatica, l'obesità, il sovraffollamento delle famiglie, la socializzazione al chiuso con altre famiglie e le professioni che implicano il contatto con altre persone (anche in campi diversi dalla salute e dall'assistenza sociale) erano fattori associati in modo indipendente a una maggiore suscettibilità.
Si chiama AOP, arteriopatia obliterante periferica, ed è una forma di aterosclerosi localizzata alle arterie degli arti inferiori che può avere conseguenze serie come l’invalidità permanente e può preludere infarto e ictus. La diagnosi precoce è fondamentale così come la presenza di una rete specialistica. La pandemia ha aggravato la situazione come dimostra uno studio pubblicato su Vascular Medicine.
Nonostante l'incidenza rimanga quasi doppia rispetto a quella registrata nella stagione 2019-2020, dopo un inizio in corsa, in questi ultimi giorni la diffusione del virus influenzale stagionale sembra essersi stabilizzata. Si è riscontrato anche un lieve calo di nuovi contagi tra i bambini al di sotto dei 4 anni, che comunque rimangono la fascia più colpita. Continuano a circolare però molti altri virus respiratori, oltre a Sars COV-2 si segnalano casi di sindrome simil-influenzale e infezioni da virus respiratorio sinciziale (VRS), virus che colpisce prevalentemente i bambini sotto l'anno di età.
Un nuovo studio della Cleveland Clinic ha scoperto che le persone che soffrono di disturbi del sonno hanno esiti più gravi da Covid, incluso un tasso di ospedalizzazione e mortalità più elevato del 31%. I risultati, pubblicati su JAMA Network Open, hanno mostrato che mentre i pazienti con disturbi della respirazione durante il sonno e ipossia correlata al sonno non hanno un aumentato rischio di sviluppare Covid, hanno però avuto una prognosi clinica peggiore della malattia.
Il documento di indirizzo di Meridiano Cardio, la piattaforma di discussione The European House – Ambrosetti, individua 6 ambiti chiave - dalla prevenzione primaria e secondaria, all’aderenza alle terapie, dall’accesso all’innovazione tecnologica e farmacologica, alla telemedicina, dalla continuità assistenziale all’empowerment del paziente - e 26 azioni per aumentare l’efficacia della presa in carico globale per questi pazienti.
Il riscontro bioptico di segni di polmonite interstiziale, che non è il modello che si tende ad associare al danno polmonare acuto, fa supporre che questi pazienti avessero una fibrosi polmonare idiopatica precedente al Covid non diagnosticata che, a seguito dell’infezione da SARS-COV-2, si è riaccesa.
Su consiglio del gruppo tecnico consultivo dell'OMS sull'evoluzione dei virus (TAG-VE) il 26 novembre 2021, Omicron (la variante B.1.1.529) è stata definita variant of concern (VOC). Questa decisione si è basata sull'evidenza presentata al TAG-VE che Omicron ha diverse mutazioni che possono avere un impatto sul comportamento del virus in relazione alla facilità di diffusione o alla gravità della malattia. Ecco una sintesi di ciò che è attualmente noto.