Giovanni Esposito

Direttore UOC di Cardiologia, Emodinamica, UTIC -
Professore Ordinario in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare
AOU Federico II di Napoli -
Presidente nazionale Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE)

L'ischemia senza coronaropatia ostruttiva (INOCA) è un problema poco conosciuto, poco indagato, e ancora meno diagnosticato e trattato. Molto più frequente nelle donne, si tratta della presenza di piccole ischemie, senza che ci siano le classiche coronarie ostruite, tipiche dell’infarto degli uomini di mezza età. In queste pazienti spesso l’unico sintomo che porta ad approfondire è l’angina. I sintomi riferiti sono molto eterogenei e sovente indicati come di origine non cardiaca, con conseguente sotto-diagnosi o diagnosi errata e trattamento inadeguato. I meccanismi fisiopatologici di INOCA sono multipli e includono lo spasmo epicardico e la disfunzione microvascolare. È importante considerare che la patologia non è innocua: rispetto alla popolazione generale, INOCA è associata ad una aumentata incidenza di eventi avversi cardiovascolari, ri-ospedalizzazioni, calo della qualità di vita e ingenti costi per i servizi sanitari.
Questo argomento è stato al centro del "GISE Women. Complex clinical scenarios in interventional cardiology: what is the role of gender medicine?”, un convegno dedicato alla salute del cuore femminile, tenutosi a Firenze il 10 marzo.