Lorenzo Cecchi
Presidente AAIITO (Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali e Ospedalieri)
Col riaffacciarsi della bella stagione tornano anche le allergie primaverili. L'inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico rappresentano una miscela esplosiva per questi disturbi, perché anticipano o estendono le stagioni di fioritura e potenziano gli effetti degli allergeni. Di fronte a questi cambiamenti è importante mettere in atto adeguate strategie di adattamento.
I punti di partenza sono la diagnosi e la conoscenza della situazione dei pollini in tempo reale, ora possibile grazie anche alla disponibilità di bollettini dei pollini. A questo va associato l'ascolto dei propri sintomi che, nel paziente allergico che già conosce la propria patologia e come gestirla, può aiutare a capire quando iniziare la terapia.