Mauro Bergui
Professore di Neuroradiologia, Università di Torino
Fino a qualche anno fa, il paziente con ictus veniva semplicemente assistito, cercando di fare il possibile per “raccogliere i cocci”. Oggi, è possibile ricanalizzare in acuto i vasi occlusi, con risultati clinici clamorosi, a fronte tuttavia di una profonda riorganizzazione della neurologia e della neuroradiologia, che è tuttora in corso. In tutto questo il Mmg ha due ruoli fondamentali, l’awarness del paziente a rischio e, in seguito, nella fase post evento acuto, quando il paziente rientra a domicilio con il bagaglio di problematiche che ne possono derivare. Ce ne parla il prof. Mauro Bergui, Professore di Neuroradiologia all’Università di Torino, che ha recentemente tenuto su questo argomento un intervento nell’ambito di una seduto scientifica dell’Accademia di Medicina di Torino dal titolo:”L’ictus ischemico: dalla stroke unit alle nuove terapie di rivascolarizzazione”.