Giancarlo Isaia
Presidente della Fondazione per l’osteoporosi,
Professore ordinario di Geriatria
Università di Torino
Sono solo una minoranza, circa il 30%, i pazienti con frattura da osteoporosi che vengono posti in trattamento, nonostante ci siano indicazioni ben chiare da parte delle linee guida.
I pazienti non fratturati con densitometria bassa vengono invece spesso trattati senza tenere conto del rischio fratturativo del paziente, determinato attraverso non solo la densitometria ma anche con gli strumenti del Frax e DeFra, configurando troppo spesso una situazione di inappropriatezza terapeutica. In questo i Mmg svolgono un ruolo cruciale, anche, in particolare, per rilevare le forme di osteoporosi secondaria, in cui la strategia deve essere personalizzata sulla base anche della patologia primaria o del trattamento farmacologico in atto.
Queste tematiche sono anche al centro del congresso della Fondazione per l’Osteoporosi, a maggio a Torino, presso la sede dell’Accademia di Medicina. Sono previsti due distinti momenti: il primo, a carattere formativo per il Medici, il 3 maggio ed il secondo, il 4 maggio, destinato alla popolazione in generale.
I programmi sono consultabili sul sito fondazioneosteoporosi.org.