Secondo una ricerca condotta dall’Università di Exeter, i rischi associati allo sviluppo di demenza nella mezza età potrebbero essere ridotti prendendo di mira alcuni fattori correlati allo stile di vita e alle abitudini di salute. Sebbene la prevalenza della demenza sia più alta nelle persone anziane, l’impatto sull’occupazione, sulla vita sociale e sulle relazioni familiari è particolarmente elevato per coloro che sviluppano la condizione prima dei 65 anni.
Una dieta vegetariana o comunque a base prevalentemente vegetale è collegata a una probabilità inferiore del 39% di infezione da Covid, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista BMJ Nutrition Prevention & Health. Alla luce di questi risultati e di quelli di altri studi, e data l'importanza di identificare i fattori che possono influenzare l'incidenza del Covid, viene raccomandato di seguire diete a base prevalentemente vegetale o modelli dietetici vegetariani.
Monitorare con regolarità la PA delle donne nelle prime settimane dopo il parto garantisce benefici cardiovascolari a lungo termine: lo sottolineano i dati di un recente studio pubblicato su Jama, che ha arruolato 220 neomamme con ipertensione gravidica che necessitavano di terapie specifiche. Uno dei due bracci ha ricevuto un misuratore di PA wireless per invio giornaliero di letture tramite App, l'altro ha ricevuto le consuete cure postpartum. Nel secondo gruppo potrebbe venire a mancare un'ottimizzazione precoce della PA, perdendo l’occasione di aggiustamenti terapeutici, garantiti invece dal monitoraggio wireless.
Un dentifricio appositamente formulato come immunoterapia orale ha soddisfatto gli endpoint di sicurezza per ridurre il rischio di reazioni da allergia alle arachidi. Lo studio, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, della durata di 48 settimane, ha arruolato un gruppo di adulti di età compresa tra 18 e 55 anni con allergia alle arachidi a ricevere in un rapporto 3:1 INT301 (una dose preimpostata di dentifricio formulato con la presenza di proteine delle arachidi) o pasta placebo.
Pronta al via una nuova campagna di salute pubblica per far emergere il sommerso dell’Hcv con il medico di famiglia al centro. “La Simg darà azioni di supporto ai Medici di Medicina Generale. Stiamo proseguendo e incrementando i progetti di formazione, con una serie di webinar, una pubblicazione con le più aggiornate Linee Guida, nuovi sistemi informatici” sottolinea Alessandro Rossi, Presidente eletto Simg. Il lancio è avvenuto nella cornice del 40° Congresso della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie.
In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids che si celebra ogni anno il primo dicembre, prende il via la campagna di sensibilizzazione Hiv. Ne parliamo? (www.hivneparliamo.it), promossa da Gilead Sciences con il patrocinio di 16 associazioni di pazienti italiane, della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e dell’Italian conference on aids and antiviral research (Icar).
In uno studio di coorte nazionale danese che ha coinvolto 65.190 individui di età pari o superiore a 50 anni che hanno iniziato la terapia ipolipemizzante, ogni riduzione di 1 mmol/L del livello di C-Ldl ha portato a una diminuzione del 23% del rischio di eventi vascolari maggiori sia negli individui più anziani (≥70 anni) che in quelli più giovani (<70 anni). Questi risultati suggeriscono che le terapie ipolipemizzanti forniscono benefici primari di prevenzione cardiovascolare negli individui di età pari o superiore a 70 anni, e pertanto i medici dovrebbero essere rassicurati e obbligati a perseguire la gestione del livello di colesterolo negli anziani.