Ignorati dalle istituzioni, i Mmg danno vita al Doctor day
I numeri
Nel 2021 ogni medico ha compilato 24mila ricette. Oltre 450 a settimana. 9,4 a cittadino. Quel foglio rosa non è atto burocratico ma atto medico che comporta sapienza e assunzione di responsabilità.
Nel 2021 i medici di medicina generale hanno effettuato:
⦁ 1 milione 400 mila dosi di vaccini antinfluenzali
⦁ 441 mila vaccini anti pneumococcica
⦁ 900 mila dosi di vaccino Covid, nonostante l’ostracismo nel fornirci le dosi necessarie a fare bene il nostro lavoro.
Le vaccinazioni domiciliari sono cresciute del 60% passando dalle 65.000 del 2019 a 107 mila del 2020.
⦁ I medici impegnati nella vaccinazione sono stati 3.700 , su 4.100
⦁ Le certificazioni sono state 1 milione e 250 mila
⦁ Seguito a domicilio l’85% dei pazienti Covid
⦁ Eseguiti 500mila tamponi
⦁ Nel 2021, ogni medico di famiglia ha avuto contatti con 14.000 assistiti.
A tutto questo va aggiunto il dialogo continuo attraverso i social : email, whatsapp, sms. Modalità sempre più diffusa e che non prevede orari.
Le visite a domicilio per patologie no Covid 19, e non necessitanti assistenza specialistica od ospedaliera sono state più di 600mila. Cinque a settimana per ogni medico. Tempo visita dai 30 ai 60 minuti.
I numeri restituiscono una evidenza indiscutibile: la medicina generale è, e resta, architrave centrale del sistema sanitario pubblico e presidio fondamentale sul territorio per garantire ad ogni cittadino l’accesso alle cure e il rispetto del diritto alla salute sancito dalla Costituzione.
Mentre eravamo impegnati a fare il nostro lavoro è stata alimentata una campagna denigratoria del nostro ruolo, indegna costruita a tavolino su tesi vecchie e soluzioni centraliste. Un filone di pensiero delegittimante che però non ha scalfito la fiducia del cittadino nei confronti del proprio medico. Però ha diffuso a piene mani un senso di frustrazione, che ha prodotto la corsa al pensionamento, e la fuga dei giovani medici da questa professione. Il risultato è che oggi migliaia di cittadini residenti in comuni piccoli e medi in Italia e nel Lazio non hanno il medico di famiglia. Si tratta di un fatto gravissimo perché lede alle fondamenta il diritto alle cure così come stabilito dalla Costituzione.
Per questo i medici di famiglia, dimenticati dalle istituzioni, hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per richiedere ascolto e sostegno verso una categoria che ha pagato non poco i due anni di pandemia, ha fatto un lavoro fondamentale e continuerà a farlo.