Evd Scarseggiano le adesioni da Nord a Sud dei Mmg già titolari di incarico, che hanno la facoltà di scegliere questo nuovo ruolo. L'adesione è obbligatoria per chi concluderà il percorso formativo quest'anno. Ma i giovani medici minacciano di adire alle vie legali. L’Accordo Collettivo Nazionale per la MG chiarisce infatti che per chi è entrato in Convenzione dal 1° gennaio 2025 ci sarà l’obbligo di affiancare all'attività di studio, 6 ore settimanali (per i massimalisti) da trascorrere in nelle Case di Comunità o dove si deciderà in futuro. Chi è entrato in Convenzione prima non avrà quest’obbligo.
Entrando nel dettaglio, secondo quanto normato dall'Acn della Medicina Generale 2024, attualmente vigente, art. 31 comma 3:Ai medici del ruolo unico di assistenza primaria già operanti a tempo indeterminato di cui al comma precedente l’Azienda propone il completamento dell’impegno settimanale fino al massimale di cui all’articolo 38 del presente Accordo, al fine della riconduzione ad una unica Aft dei rapporti convenzionali finora possibili fra diverse Aziende, anche di altre Regioni. II completamento è offerto ai medici con maggiore anzianità di incarico operanti in Aft e successivamente in Azienda. In caso di pari anzianità si fa riferimento ai criteri di cui all’articolo 34, comma 11. L’accettazione del completamento comporta il conferimento dell’incarico del ruolo unico di assistenza primaria di cui al presente Accordo”.
Partendo da tale assunto le Aziende sanitarie locali di tutte le Regioni d’Italia hanno emanato da inizio anno fino a pochi giorni fa una manifestazione d’interesse affinché i medici di assistenza primaria a ciclo di scelta e/o i medici di assistenza primaria a ciclo orario possano volontariamente chiedere il conferimento dell’incarico del ruolo unico di assistenza primaria. Il risultato è stato che la stragrande maggioranza dei medici non ha voluto aderire al nuovo modo di lavorare, in particolar modo in Trentino e in Campania. “I medici napoletani, e campani tutti, volontariamente, non aderendo al ruolo unico - ha sottolineato Salvatore Caiazza, segretario provinciale Fmt Napoli e responsabile regionale Medicina Generale Campania - hanno bocciato senza se e senza ma l’ultimo Acn, già fortemente criticato, proprio dai medici, appena fu firmato lo scorso aprile. La bocciatura del ruolo unico da parte della Categoria, come Organizzazioni Sindacali, tutti, ci deve indurre ad una profonda riflessione, poiché i medici hanno espresso la loro contrarietà al contratto vigente. Dovremmo sul serio pensare ad una riforma strutturale della medicina generale con un contratto che riunisca in un’unica area professionale le convenzioni dei medici di medicina generale e dei medici specialisti ambulatoriali e come questi ultimi usufruire di tutele come diritto alla malattia, alla gravidanza e almeno 30 giorni di permesso all’anno, da poter utilizzare come necessario ristoro psico-fisico".

La protesta dei giovani corsisti in Mg. Tra i giovani medici del Trienno di Formazione in Mg, per i quali il nuovo modello diventerebbe obbligatorio c'è chi già solleva una serie di obiezioni. I medici del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale della Lombardia per esempio sottolineano che come corsisti quando hanno accettato la convenzione tali cambiamenti non erano compresi nel contratto. Motivo per cui chiedono fermamente che venga rispettata anche  per i corsisti la libertà individuale di scegliere indipendentemente se accedere a ruolo unico, o mantenere la vecchia impostazione (quella che hanno  accettato di assumere nel momento in cui hanno firmato la convenzione).
Al loro fianco c'è lo Snami di Milano che ha redatto una lettera di diffida alla Regione in cui spiega e difende le posizioni di questi Colleghi. La lettera è stata sottoscritta già da diverse decine di medici frequentatori del Triennio.