Il fermento tra i medici di medicina generale in Campania è palpabile. A pochi giorni dalla prevista firma dell’Accordo integrativo regionale (Air) — fissata per l’11 settembre — si alza un coro di dissenso che parte dal cuore della professione: la base. A guidare la protesta, Salvatore Caiazza, esponente di Medici Senza Carriere e segretario provinciale Fmt, insieme a Pasquale Persico, rappresentante del sindacato Fmt.
La manifestazione indetta il 10 settembre 2025, in via Santa Lucia davanti alla sede della Giunta Regionale della Campania, vuole essere più di un semplice raduno: un segnale forte alla politica. “Non si può continuare a ignorare la voce di chi ogni giorno è in prima linea - dichiarano Caiazza e Persico -. “L’Air proposto impone obblighi e compiti aggiuntivi, dimenticando la mole di lavoro che noi Medici di Famiglia svolgiamo quotidianamente e senza sosta".
Tra le criticità sollevate, la proposta di affidare ai MdF la mappatura dei nei, un’attività che — secondo i promotori della protesta — viene trattata con superficialità, senza considerare le implicazioni medico-legali in caso di errore. “Si gioca con la nostra responsabilità, minimizzando il rischio e scaricando su di noi compiti che non ci competono.”
Il dissenso non si limita ai compiti tecnici. I medici contestano anche il modello organizzativo proposto, che secondo loro trasforma i MdF in “pseudo dipendenti”, obbligati a rivolgersi a farmacie di servizi e cooperative per raggiungere obiettivi imposti. “Nei territori disagiati, si vuole imporre l’uso delle video visite come obbligo contrattuale, finanziando il processo con fondi destinati alla remunerazione della Medicina Generale. È inaccettabile”.
“È ora di dare un segnale forte alla politica - concludono Caiazza e Persico -. L’invito è rivolto a tutti: colleghi, cittadini, professionisti della sanità. “La Medicina generale merita rispetto, ascolto e valorizzazione. Non possiamo accettare imposizioni che snaturano il nostro ruolo e mettono a rischio la qualità dell’assistenza”.