"La crisi del Ssn non riguarda solo il comparto ospedaliero, ma coinvolge anche tutti i settori della medicina convenzionata. Basti vedere quale sia l’attuale consistenza della presenza dei medici di medicina generale (dove prevalgono ormai le donne medico), dei pediatri di libera scelta e delle guardie mediche nel nostro Paese". A sottolineare ciò il segretario generale dello Smi, Pina Onotri, che chiede una svolta nelle politiche sanitarie per rispondere "alla catastrofe imminente del Ssn".
La carenza di Mmg continua a crescere. Le numerose iscrizioni ai bandi di concorso per il triennio di formazione in MG avevano fatto ben sperare, ma i numeri dei partecipanti hanno vanificato l'aspettativa. In Lombardia si è assistito ad un vero e proprio flop nella partecipazione ai test, meglio nel Lazio. Nel frattempo Snami lancia l'allarme: "Borse di studio economicamente inferiori rispetto alle altre specializzazioni e un titolo formativo non universitario, scoraggiano i giovani medici, spingendoli verso specializzazioni più sicure e remunerative".
"Nella sanità pubblica italiana più del 50% dei reumatologi non trova posto di lavoro nell'ambito della propria specializzazione e si adatta quindi alla medicina interna o ad altre specialità affini. Spesso i malati, per ottenere una prima diagnosi, sono costretti a rivolgersi alla sanità privata, perché non ci sono abbastanza specialisti per rispondere ai loro bisogni". È l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Reumatologia durante la conferenza stampa di avvio del 60° Congresso Nazionale a Rimini.
La Federazione Medici Territoriali (Fmt) nel recente incontro con la Sisac per il rinnovo della convenzione per la Medicina Generale ha posto al centro delle proprie proposte la 'questione femminile'. Per Fmt oggi più che mai nella professione c'è un grande problema di pari opportunità, motivo per cui servono interventi urgenti per definire politiche di conciliazione e di welfare atte a garantire il diritto alla maternità e alla gravidanza alle donne medico, equiparando gli istituti vigenti in convenzione a quelli della dirigenza medica e ospedaliera.
"In Parlamento prendono sempre più forma idee a dir poco strampalate che come Anaao contrastiamo fortemente perché di segno opposto alla depenalizzazione dell’atto medico”. È questo il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio sul disegno di legge già presentato a luglio scorso da un gruppo di deputati della Lega, prima firmataria l’on. Simonetta Matone e che qualche giorno fa è stato assegnato alla Commissione Giustizia della Camera.
Dopo 29 anni, Claudio Cricelli non è più Presidente della Simg. Durante il 40° Congresso Nazionale, svoltosi di recente a Firenze, a capo della Società Scientifica è stato nominato Alessandro Rossi il cui discorso di insediamento è stato caratterizzato dall'invito all'unità, al fare gruppo: “Raccolgo un’eredità importante - ha sottolineato - e mi appresto ad affrontare nuove sfide che dovremo trattare in maniera collegiale, visto lo sforzo di gruppo che caratterizza il nostro lavoro. Occorre favorire un inserimento dei giovani: lavoriamo non per una next generation, ma per una today generation, affinché le nuove generazioni di Mmg siano attive sin da subito".
Ubicare gli studi dei medici di famiglia a piano terra con accesso facilitato anche per i disabili; garantire una copertura di orario H24 e dare la possibilità di eseguire gli accertamenti più semplici e di piccoli interventi chirurgici presso gli ambulatori dei Mmg. Questi i desiderata emersi da una indagine di ASSOCONFAM-Viterbo.