Pierino Di Silverio segretario Nazionale Anaao Assomed tiene a precisare che tra i motivi che hanno condotto a proclamare lo sciopero di categoria, non è solo il disagio economico a prevalere, ma anche quello professionale: "Le nostre richieste sono di certo economiche, ma anche di rispetto per categorie professionali che tengono in piedi un sistema sanitario pubblico e che vivono una quotidianità lavorativa quasi inumana”. Nel frattempo Anaao Assomed e Cimo-Fesmed hanno avviato un confronto serrato con il Ministro della Salute.

EvdA sottolinearlo è il segretario generale Fimmg Silvestro Scotti commentando gli ultimi dati dell'Ocse che fotografano le caratteristiche del nostro Ssn dal 2011 al 2021 e certificano l’efficacia della medicina del territorio. "Malgrado i Mmg siano decisamente sottorganico - chiosa Scotti - mostrano una spiccata capacità di rispondere alle richieste di salute legate a cronicità e fragilità. La Medicina Generale quindi è un bene sul quale si deve investire, perché equivale ad investire sulla tenuta del Sistema Sanitario Nazionale".

EvdA confermare la partecipazione allo sciopero proclamato da Cgil e Uil è una nota del coordinamento Nazionale Fp Cgil Mmg in cui si legge: “Ancora inquadrati come libero professionisti a servizio del pubblico, senza tutele contrattuali, senza diritti e troppo spesso denigrati dall’opinione pubblica aderiamo convintamente allo sciopero per contestare l’attuale rapporto di lavoro che di fatto ci isola dal sistema, ostacola una presa in carico delle persone, integrata nei servizi sanitari territoriali, perché crediamo nel valore dei servizi pubblici contro i modelli incentrati sul singolo professionista più che sulla cittadinanza”.

I dati che arrivano da queste regioni confermano il rinascere d’interesse nei giovani medici per il percorso che porta all’acquisizione del titolo di medico di medicina generale. In Lombardia si sono fatti avanti per aggiudicarsi uno dei 416 posti del corso di formazione in MG 700 medici, nel Lazio su 207 posti banditi sono circa 800 medici quelli iscritti.

Per il presidente della FNOMCeO la possibile correzione del capitolo pensioni della Manovra di Bilancio e la modifica del rendimento della quota contributiva prevista anche per la Cassa pensione sanitari, annunciata dal sottosegretario al Lavoro, "potrebbe essere l’occasione giusta per proseguire su quel percorso virtuoso intrapreso dal Ministro della Salute volto a valorizzare i professionisti e ad aumentare l’attrattività Ssn".

Il piano del Governo per ridurre i tempi d’attesa previsto dalla Manovra 2024, attraverso un aumento delle retribuzioni delle prestazioni aggiuntive di medici e infermieri, rischia  di essere un flop. Sei medici su dieci non sono disponibili a lavorare di più per abbattere le liste d’attesa, questo è il risultato di un sondaggio lanciato dal sindacato dei medici della Federazione Cimo-Fesmed.

EvdFimmg e Sumai, pur esprimendo solidarietà con i colleghi dipendenti del Ssn tengono a precisare che le norme previste dalla legge finanziaria sul taglio delle pensioni non riguardano i Mmg e gli altri medici convenzionati e liberi professionisti aderenti alle casse previdenziali private. Nel frattempo l'Unione Medici Italiani sulla questione lancia un avvertimento: "Anche per la previdenza come per la sanità l’obiettivo è sempre lo stesso: creare alternative a pagamento nel privato".