Silvestro Scotti segretario generale Fimmg ha apprezzato l’impegno del direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Francesco Vaia: "Siamo pronti a incontrare le Regioni per imprimere da subito un nuovo slancio alle somministrazioni dei vaccini contro il Covid e l'influenza e favorire i tavoli aziendali necessari per affiancare ad una offerta 'd’attesa' una d’iniziativa della MG con la creazione di Open Day fiduciari negli studi più organizzati".
"La legge di Bilancio affonda la sanità pubblica". A sostenere ciò l'intersindacale composta da Aaroi-Emac, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo- Snr, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm, Uil Fpl medici e veterinari e Cisl medici) che in una nota stampa annuncia di voler continuare le azioni di protesta: "La mobilitazione dell’intersindacale dei medici, dei veterinari e dei sanitari continua con lo sciopero di 24 ore programmato per il 18 dicembre".
"Serve una norma che sollevi i professionisti sanitari dalla responsabilità penale in tutti quei casi di morte o lesioni, eventualmente provocate ai pazienti, diversi dalla colpa grave". La richiesta è stata fatta dalla FNOMCeO durante l'audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati nell’ambito della discussione in materia di sicurezza delle cure e dei pazienti e di contrasto alla medicina difensiva.
"Stiamo cambiando gli indicatori del monitoraggio Covid grazie al lavoro con l'Iss e con i medici di famiglia con i quali stiamo consolidando un rapporto che ci consentirà, attraverso il loro ruolo di 'sentinella' sul territorio, una mappatura più precisa di ciò che abbiamo, questo per evitare la sottovalutazione". Ad annunciare ciò il Dg della Prevenzione Francesco Vaia.
"La crisi del Ssn non riguarda solo il comparto ospedaliero, ma coinvolge anche tutti i settori della medicina convenzionata. Basti vedere quale sia l’attuale consistenza della presenza dei medici di medicina generale (dove prevalgono ormai le donne medico), dei pediatri di libera scelta e delle guardie mediche nel nostro Paese". A sottolineare ciò il segretario generale dello Smi, Pina Onotri, che chiede una svolta nelle politiche sanitarie per rispondere "alla catastrofe imminente del Ssn".
La carenza di Mmg continua a crescere. Le numerose iscrizioni ai bandi di concorso per il triennio di formazione in MG avevano fatto ben sperare, ma i numeri dei partecipanti hanno vanificato l'aspettativa. In Lombardia si è assistito ad un vero e proprio flop nella partecipazione ai test, meglio nel Lazio. Nel frattempo Snami lancia l'allarme: "Borse di studio economicamente inferiori rispetto alle altre specializzazioni e un titolo formativo non universitario, scoraggiano i giovani medici, spingendoli verso specializzazioni più sicure e remunerative".
"Nella sanità pubblica italiana più del 50% dei reumatologi non trova posto di lavoro nell'ambito della propria specializzazione e si adatta quindi alla medicina interna o ad altre specialità affini. Spesso i malati, per ottenere una prima diagnosi, sono costretti a rivolgersi alla sanità privata, perché non ci sono abbastanza specialisti per rispondere ai loro bisogni". È l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Reumatologia durante la conferenza stampa di avvio del 60° Congresso Nazionale a Rimini.