Responsabili di intasare i Ps, di non rispondere alle telefonate dei loro assistiti e, dulcis in fundo, di guadagnare molto di più dei loro colleghi ospedalieri o dipendenti dal Ssn. I Mmg si difendono e cercano ancora di schivare i colpi come testimonia la lettera inviata al “Corriere di Novara” da Fimmg Piemonte e quella scritta dall'Esecutivo Fimmg Milano a Gente, in risposta ad un editoriale apparso sul settimanale. Ma nel frattempo compare un altro articolo su un giornale online dal titolo eloquente: "Sapete quanto guadagna il medico di famiglia per ogni paziente? Le cifre che nessuno si aspettava".
Il coordinamento degli psichiatri toscani e l'OMCeO di Firenze dicono no ad una ‘sanitarizzazione’ della violenza e chiedono di rivedere gli articoli 88 e 89 del Codice penale sull’infermità e sulla semi infermità mentale. A tale riuguardo sottolineano che, secondo l’attuale legge 81, norma che ha stabilito la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, 'persone pericolose' vengono affidate a strutture (Rems) che hanno al loro interno soltanto personale sanitario.
A lanciare l'allarme è la Società Italiana d'Igiene. A preoccupare, in particolare, sono le malattie causate da vettori come le zanzare, quali la malaria, la Dengue, la febbre da Chikungunya, la febbre West Nile. Motivo per cui Siti lancia un appello affinché i governi nazionali e locali sfruttino le competenze di professionisti altamente qualificati, adottando un approccio multidisciplinare e interprofessionale in un'ottica One Health.
Tommasa Maio, Segretario Nazionale Fimmg Continuità Assistenziale, commenta con favore l’emendamento presentato dall'Onorevole Marta Schifone al DL 51/2023 che prevede, fino al 2026, la possibilità per i medici del ruolo unico di assistenza primaria, con incarico a quota oraria di 24 ore settimanali, di avere in carico fino a 1.000 assistiti. Attualmente un terzo di tutti i medici di CA svolgono il doppio incarico. Motivo per cui, per Tommasa Maio l'emendamento, se approvato, "garantirebbe l'assistenza di un medico di famiglia a 1.500.000 cittadini in più".
"Rinnoviamo la piena disponibilità a proseguire il percorso condiviso tra farmacisti e medici delle cure primarie per realizzare l’obiettivo comune di assicurare agli italiani le migliori risposte possibili sul fronte della tutela della salute”. Questo è quanto dichiarato da Andrea Mandelli, presidente della FOFI, commentando le dichiarazioni del Segretario generale Fimmg in merito al dialogo instauratosi nell'individuazione di modelli che vedono nella collaborazione tra Mmg e farmacie la realizzazione di un'assistenza sempre più capillare e prossima al cittadino.
Fimmg, Snami, Smi e anche la FNOMCeO hanno espresso apprezzamenti per le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla probabile revisione di quanto previsto dalla Mission 6 del Pnrr. Per il presidente del Consiglio, i fondi del Pnrr per la sanità richiedono un approfondimento, in particolare sulle Case di Comunità, perché c'è il rischio di dare vita "a cattedrali nel deserto". I sindacati, con i dovuti distinguo, si dicono pronti a collaborare e auspicano che parte delle risorse del Pnrr vadano allo sviluppo della sanità territoriale con investimenti anche sul personale.
“Tutelare l’ambiente significa tutelare la salute delle persone, come medici ci dobbiamo impegnare in prima persona sul fronte dell’inquinamento ambientale e dei cambiamenti climatici, che rappresentano un’emergenza per la nostra società e per la nostra salute”. Lo ha detto Pietro Dattolo, Presidente dell'OMCeO di Firenze, durante i lavori del Convegno: "Medico e ambiente: un impegno non più rinviabile”, svoltosi a Firenze.