“Il Covid si è portato via il medico degli ultimi, esempio da seguire”. Così si è espresso il presidente della FNOMCeO in merito alla morte di Bernardo Cozzolino, medico di famiglia noto soprattutto come medico volontario che di notte curava gratuitamente i clochard nelle stazioni napoletane. Cozzolino aveva 64 anni ed era vaccinato, con doppia dose, contro il Covid. Ma nonostante questo il virus non l’ha risparmiato.
Oltre il 90% dei medici in Europa è favorevole all'obbligo vaccinale. Una posizione compatta quella emersa prepotentemente dal sondaggio realizzato dai paesi aderenti alla Fems (Federazione Europea dei Medici Salariati) e presentati durante la recente Assemblea Generale della Federazione. “La spiegazione di una posizione così compatta - commenta Alessandra Spedicato Capo delegazione Anaao Assomed in Fems - è che la vaccinazione, essendo parte di un percorso scientifico e non un’idea politica o una questione di opinioni, non incontra nei medici alcun ostacolo di natura confabulatoria o cospirazionistica".
Il dissenso in una democrazia è legittimo, ma si stanno travalicando i confini. Dopo l'irruzione alla sede della Cgil ora sono stati presi di mira anche gli Ordini dei Medici e le Asl. L'entrata in vigore del green pass sta diventanto sempre più un pretesto per uno scontro frontale tra chi si è vaccinato e chi non l'ha fatto, non per timore, ma per delle precise scelte ideologiche che diventano pregiudiziali anche per un confrontro tra le parti. Ferma condanna della FNOMCeO.
La dichiarazione è del presidente della FNOMCeO a seguito della denuncia arrivata da Anaao-Assomed Piemonte su di una prassi che si va consolidando in molte aziende ospedalieri e non solo regionali: deputare chirurghi, pediatri e internisti al controllo dei green pass dei colleghi.
La proposta è dello Snami dopo l'aumento di richieste dei certificati di malattia registrati dall'Inps in concomitanza con l'entrata in vigore del green pass sui luoghi di lavoro. Sono stati 17.340 i certificati di malattia redatti in più il 15 ottobre, giorno di esordio del certificato verde. Troppi, al punto di far crescere il sospetto che molti siano "falsi" e redatti da Mmg compiacenti. Un'accusa che i medici rimandano al mittente."Esistono delle lievi patologie la cui diagnosi non può che essere fatta sulla base di sintomi clinicamente non obiettivabili", ha dichiarato il presidente dello Snami, Angelo Testa.
"Sulle misure del Pnrr e il futuro della Medicina Generale occorre una sinergia tra tutte le istituzioni". Con questa premessa Smi, Fp Cgil Medici-Dirigenti Ssn e Simet hanno inviato una missiva al Presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e al Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato per richiedere un ciclo di audizioni atte a costruire un percorso di ascolto di tutti i sindacati dei medici, non ravvedendo nel Pnrr provvedimenti innovativi che diano nuove risposte alla categoria medica, soprattutto ai medici delle cure primarie.
A sostenerlo in una lettera aperta, inviata al Ministro della Salute Roberto Speranza, oltre 200 medici di medicina generale di tutt’Italia, di diversa o nessuna estrazione sindacale, preoccupati e indignati per le affermazioni di Speranza, durante il recente congresso della Fimmg, che ritiene di non dover cambiare l'attuale sistema di gestione della MG considerandolo un problema secondario, soprattutto per quanto concerne il profilo contrattuale della categoria.