Ad essere convinti di ciò è la Libera Associazione di Medicina Generale e l'Associazione Mmg - Sardegna. Attraverso una petizione inviata al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute, manifestano la loro assoluta contrarietà nei confronti dell'Accordo. Contestano particolarmente l'ulteriore quota oraria che i Mmg dovranno svolgere nelle CdC a seconda delle necessità del Distretto a carico dei non massimalisti, decisione che secondo loro renderebbe ancora meno appetibile la professione per i giovani medici.
A sostenere ciò Walter Marrocco, responsabile scientifico Fimmg che, nel suo intervento agli Stati Generale sul Diabete, ha sottolineato la necessità di sviluppare un nuovo modello organizzativo per la gestione dei pazienti diabetici."Un modello - ha precisato - basato su un coordinamento della presa in carico da parte del diabetologo, dell'endocrinologo e del Mmg, in collaborazione con il team multidisciplinare, che punti ad una compiuta integrazione fra strutture diabetologiche e a indirizzo endocrino con la Medicina Generale all'interno di un sistema di rete".
Per la prima volta Società Scientifiche, Associazioni di pazienti e di categoria si sono unite per promuovere la Legge sulla terapia del dolore e sulle cure palliative. A distanza di 14 anni dall’entrata in vigore in Italia della normativa sono, infatti, ancora numerose le barriere e le difficoltà attuative sul territorio nazionale, con forti disparità tra Nord e Sud.
Secondo i dati di un recente sondaggio di Anaao-Assomed, sottoposto ai propri iscritti attraverso un questionario, l'81% dei colleghi medici e dirigenti sanitari ha subito aggressioni fisiche e verbali, ma il 69% non denuncia. Psichiatria, Pronto Soccorso/Medicina d’Emergenza-Urgenza sono i reparti più a rischio dove si registra il maggior numero di aggressioni da parte dei pazienti e dei loro parenti.
Dopo l'allarme lanciato da Anaao Assomed arriva quello della FNOMCeO. I dati forniti dal Ced della Federazione parlano chiaro: "il 2030 sarà l’anno in cui i nuovi specialisti andranno a colmare del tutto i vuoti lasciati negli anni precedenti dai pensionamenti e dalle dimissioni, i nuovi specialisti saranno quasi 2.000 in più dei neopensionati, mentre oltre 19mila giovani, le matricole di quest’anno, si laureeranno in Medicina. Con il rischio di un nuovo imbuto formativo e quasi sicuramente quello di un imbuto lavorativo".
Per il presidente Snami Angelo Testa, l'accordo siglato per il rinnovo della Convenzione 2019-2021 per i medici di assistenza primaria fallisce nel suo intento di attrarre i giovani medici, descrivendo una realtà di condizioni lavorative inadeguate e remunerazioni insostenibili. "La Medicina Generale - precisa Testa - perde ogni anno centinaia di borse già stanziante. Urge quindi un cambio di rotta per non compromettere il futuro della medicina territoriale".
L'analisi della Fondazione Gimbe sull'entità della carenza attuale e futura dei Mmg nelle Regioni italiane delinea uno scenario inquietante. Attualmente mancano 3.100 medici di famiglia e la situazione è destinata a peggiorare nel 2026. "Oltre alle carenze già esistenti - avverte il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta - le proiezioni indicano, in particolare per le Regioni del Sud, un ulteriore calo dei Mmg nei prossimi anni. Una 'desertificazione' che lascerà scoperte milioni di persone".