"Abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione - ha dichiarato Luciano Congiu, Segretario Regionale Smi - perché in Sardegna non sono state recepite tutte le normative, previste dall'ACN. Con il perdurare delle criticità acuite dalla pandemia è evidente la necessità, non più rinviabile, di rafforzare la medicina del territorio, ma la Regione Sardegna non risponde all’appello".

Pierino Di Silverio Segretario Nazionale Anaao Assomed dichiara tutto il proprio dissenso sulla necessità di abolire il numero chiuso a Medicina. Una proposta reiterata recentemente dal ministro dell'Università Anna Maria Bernini. "A questo punto - precisa Di Silverio - non abbiamo più dubbi  di essere di fronte a un vero e proprio disegno per destrutturare questa professione nel futuro".

EvdA chiederlo è lo Snami secondo cui un tale accordo rappresenterebbe un importante passo avanti per riconoscere l’impegno e le competenze dei Mmg, nel contempo sbloccherebbe gli arretrati attesi da anni da tutta la Medicina del Territorio. Per il sindacato bisogna chiudere quanto prima il contratto del triennio 2019-2021 per passare rapidamente a quello successivo, che "dovrebbe essere protagonista di importanti ed improcrastinabili mutamenti per la medicina generale".

Evd"Monitorare con attenzione l’andamento epidemiologico e chiarire alcuni punti della nuova normativa quali quelli relativi alla certificazione medica per l’assenza dal lavoro degli asintomatici, questione su cui sarebbe opportuno sentire le rappresentanze dei Mmg e dei medici competenti". Questi sono alcuni punti salienti sottolineati dal Presidente della FNOMCeO durante la recente audizione presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati

“I soldi che l’Assessore Doria vuole dare alle agenzie di intermediazione e al governo cubano siano investiti negli accordi integrativi regionali per la medicina generale”.  Questo l’appello lanciato da Luciano Congiu, vice segretario regionale Smi-Sardegna che chiede alla Regione un confronto. Il sindacato ha elaborato un documento di proposta per l’Accordo Integrativo Regionale che ha messo a disposizione dei colleghi e delle istituzioni regionali.

I due principali sindacati dell’area Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed, in una nota congiunta, affermano di essere predisposti a siglare la nuova bozza di contratto se vengono accolte le loro proposte su orario di lavoro e fondi: "Siamo preoccupati per la carenza di risorse per il futuro CCNL 2022-2024. Per questo oggi non siamo disposti - precisano i sindacati - a cedere sul miglioramento delle condizioni di lavoro".

“Il passaggio alla dipendenza farebbe saltare la capillarità dell’assistenza - precisa il presidente della FNOMCeO Filippo Anelli -. Le Regioni avrebbero difficoltà a garantire a ogni medico dipendente un ambulatorio attrezzato e personale adeguato in ogni angolo del Paese. Motivo per cui proponiamo di far entrare nelle CdC i Mmg con forme associative e di ratificare ciò nel rinnovo della convenzione”.