Il vicesindaco di Torino, Vimercati Giuseppe Figoni, ha scritto al ministro della Salute Roberto Speranza per denunciare una situazione insostenibile che vede moltissimi torinesi costretti a rivolgersi ai medici di guardia non avendo più un medico di famiglia di riferimento. Chiede di migliorare il modello della medicina territoriale, incentivando i servizi domiciliari, quelli online e diminuendo il numero degli assistiti per Mmg.
Conta già più di duemila iscritti. A sede a Vicenza ed uno dei fondatori è Dario Giacomini, dirigente radiologo ospedaliero, sospeso dal lavoro e dallo stipendio per non essersi voluto vaccinare contro il Covid.
Un'affermazione che l'OMCeO di Milano ha sostenuto, portatando tale tematica all'attenzione dei rappresentanti istituzionali a sostegno della norma, ora contenuta nel DDL Concorrenza, che impedirà di scegliere il medico imposto dalle assicurazioni sanitarie. Tale istanza era stata fortemente caldeggiata anche dall'Associazione Italiana Odontoiatri.
Secondo quanto evidenziato nel Documento della Consulta di Bioetica Onlus, sarebbe più opportuno riflettere sul vaccino contro il Covid 19 "come diritto per tutti" poiché, "se la possibilità di accesso al Green Pass non è universale, viene meno la sua stessa efficacia" .
Sono 644 i medici attualmente sospesi dagli albi degli ordini italiani. Le sospensioni sono state in tutto 820, di cui 176 revocate dopo che i medici si sono vaccinati. A comunicarlo la FNOMCeO. Piccoli numeri che però costituiscono una sconfitta per la professione.
Circa il 50% dei guariti dall'infezione, che non hanno avuto sintomi significativi, "si sente al sicuro perché ha sviluppato gli anticorpi, e tergiversa, prende tempo e non si vaccina. È un fenomeno sempre più diffuso, facciamo molta fatica a convincere i guariti a vaccinarsi”. È quanto ha dichiarato di recente Pier Luigi Bartoletti, segretario della Fimmg Roma e vice segretario nazionale Fimmg.
È quanto sostengono, in una nota congiunta, i sindacati Smi, Cgil Medici e Simet, in cui sottolineano che: "Dall'esame della bozza di accordo trasmessa da Sisac si evince che il Governo e le Regioni non hanno tenuto conto di quello che è successo in questi ultimi due anni di pandemia e di come sia cambiato, in peggio, il lavoro per tutti medici. Non si coglie lo sforzo fatto dai Mmg, non si tiene conto dei costi, delle responsabilità e dei maggiori carichi di lavoro, non si offrono strumenti organizzativi per rendere la professione più attrattiva e per arginare l’esodo all’estero dei giovani medici".