"Piano nazionale di ripresa e resilienza, un'occasione per il rilancio della medicina territoriale": questo è il titolo del libro scritto da Giuseppe Belleri Medico di Medicina Generale, Flero (BS). Il volume offre una panoramica sulle opportunità di cambiamento del Pnrr per il rilancio della medicina del territorio, a partire dall’analisi della situazione attuale e dei suoi possibili sviluppi.
Questo il titolo di un volantino distribuito durante la protesta, in Sardegna, dei sindaci della Provincia di Nuoro che hanno marciato su Cagliari per chiedere alla Regione di fare qualcosa per le aree interne dove la carenza dei medici di medicina generale sta mettendo a rischio il diritto alla salute di migliaia di cittadini.
Questo è l'appello lanciato, con un comunicato stampa, da Francesco Falsetti, presidente dell'Unione Medici Italiani e segretario regionale Fismu-Lombardia, per poter rispondere adeguatamente al dissesto della Medicina Territoriale. La carenza dei medici e la crescente 'impiegatizzazione' del Mmg rappresentano le maggiori criticità, ma al momento, secondo Falsetti, neppure il tanto atteso Pnrr prevede soluzioni, anzi il modello di Medicina Territoriale proposto sembra eludere questi problemi.
È stata una lunga, scrosciante standing ovation quella che ha tenuto in piedi il pubblico del Teatro Donizetti di Bergamo in occasione del conferimento, da parte del Comune, della Medaglia D’Oro ai medici della città. Il presidente dell'OMCeO di Bergamo, che ha ritirato il premio, ha tenuto a sottolineare che quanto accaduto non va dimenticato, ma deve essere uno stimolo per un nuovo inizio professionale per "ricominciare a curare, a prenderci cura dei malati cronici e per vaccinare tutti, non solo i bergamaschi, o gli italiani, ma vaccinare il mondo".
L'invito è di Pina Onotri, segretario generale del Sindacato Medici Italiani, che denuncia la grave crisi in cui versa l'assistenza sul territorio e il disagio professionale dei medici del territorio. "La carenza dei medici di famiglia in tutta Italia è ormai drammatica - dichiara Onotri - e ha alla base molteplici cause, ma soprattutto è il frutto di una politica di tagli e di denigrazione messa in atto, in questi anni, contro i medici". "Insieme all'assistenza primaria - ha precisato - non va dimenticato che presentano spaventose carenze di organico anche i servizi di urgenza emergenza quali il 118 e la guardia medica, nonché la medicina dei servizi".
"Siamo pronti a scendere in piazza. Stiamo solo aspettando che finisca l'emergenza pandemica, che chiaramente ha frenato la discussione orientata alle azioni sindacali legittime Il 31 luglio finisce l'emergenza. Dunque, o si ritorna ad una normalità delle relazioni sindacali in cui i soggetti rappresentati vengano considerati o sarà guerra". È quanto ha dichiarato Silvestro Scotti in occasione della presentazione di due indagini per i 75 anni della fondazione della Fimmg, da cui emerge una insoddisfazione generalizzata dei Mmg rispetto all'organizzazione della medicina generale nel proprio territorio durante i mesi della pandemia.
Così lo considerano oltre la metà dei cittadini italiani, intervistati da Euromedia research che si dicono soddisfatti del rapporto che hanno avuto con il proprio medico di famiglia anche durante l'emergenza pandemica. Si tratta di un dato che fa da contraltare al disagio invece espresso dai medici di medicina generale per la scarsa considerazione, da parte della Politica, del loro ruolo professionale e sociale. Per il presidente della FNOMCeO, con la pandemia si sono trovate nuove modalità che di fatto hanno rinsaldato il rapporto di fiducia tra il medico e il cittadino, ma hanno anche fatto "avvertire ancor più forte ai medici di famiglia il senso di abbandono da parte delle istituzioni".