Il segretario regionale Fimmg–Veneto, Maurizio Scassola, in merito alla campagna vaccinale regionale contro il Covid, denuncia la mortificazione e l’emarginazione del ruolo dei medici di medicina generale. "La Medicina Generale – ha dichiarato - non può essere considerata la riserva del servizio pubblico. L'organizzazione della campagna vaccinale regionale ha costretto la popolazione a rivolgersi al proprio Mmg solo in via residuale".

Il Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, ha anticipato e confermato la notizia secondo la quale nel Decreto Legge “Riaperture”, varato dal Consiglio dei Ministri, è stata inserita la previsione di estendere a 9 mesi la durata del pass vaccinale."Ringraziamo il Ministro della Salute, Roberto Speranza - ha dichiarato Anelli - per aver prontamente accolto le nostre istanze, dando immediate risposte alle richieste dei professionisti”.

FIMEUC, partendo da una analisi della realtà e della normativa che ha istituito il Sistema di Emergenza-Urgenza, ritiene fondamentale, a tutela della salute del cittadino, una riorganizzazione dell’emergenza sanitaria, attraverso l’adozione universale su tutto il territorio nazionale di un modello che integri funzionalmente l’Emergenza Pre-ospedaliera ed Ospedaliera e che dia piena applicazione al Sistema Hub & Spoke, delle reti per le patologie tempo-dipendenti, un sistema governato e gestito dallo Specialista in Emergenza Urgenza.

Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria hanno chiesto di avviare, con il Ministero della Salute e con le Regioni, un tavolo che affronti le politiche del personale e le relative ricadute sindacali. I sindacati si dicono delusi dal Pnrr e sottolineano che le criticità disvelate dalla pandemia richiedono politiche aggiuntive. Precisano che la questione decisiva sono i medici e i dirigenti sanitari, "quel capitale umano senza il quale nessun ridisegno e potenziamento del Ssn è immaginabile, anche ai fini della produttività dei servizi per l’abbattimento di liste di attesa che oramai si avviano ad essere misurate in anni".

Si schiera decisamente per il no lo Snami al coinvolgimento progressivo dei Mmg nella campagna vaccinale, proposto dal Commissario Figliuolo alle Regioni sottolineando che "non è possibile chiedere ai Mmg di fare tutto". Di diverso parere la Fimmg che evidenzia come la Medicina Generale può marcare la differenza nella vaccinazione anti-Covid a patto che si preveda una percentuale definita di dosi destinate obbligatoriamente ai medici di famiglia, dando certezza di consegna dei quantitativi di vaccini alle Regioni.

"La Questione medica esiste ed è percepita a tutti i livelli della Professione nella sua importanza e gravità. E, per risolverla, occorrono non solo risorse, ma progetti chiari e incisivi di riforma”. È quanto ha dichiarato di recente il presidente della FNOMCeO per il quale il consenso unamine dei rappresentanti sindacali di tutte le categorie professionali sulla lettera-manifesto inviata al Ministro della Salute, in cui l'Ordine dei Medici solleva tale problematica, "dimostra che il tema è largamente condiviso e profondamente sentito e diventa parte del patrimonio culturale della Professione, in tutte le sue declinazioni”.

“Siamo contrari alle h.16 e alla riduzione dell’orario dei medici della Continuità Assistenziale”. La dichiarazione è di Giorgio Fabiani, responsabile regionale Toscana Smi 118 convenzionati che si dice preoccupato per l’ennesima prospettiva di tagli al Ssr che contempla la riduzione dell’orario dei medici della Continuità assistenziale con la presenza della guardia medica fino alle ore 24 e non più fino alle 08,00 del mattino (h16).