
Una ricerca prospettica condotta nell'ambito della Framingham Heart Study ha esaminato 305 partecipanti per 15 anni, misurando il cortisolo e utilizzando la tomografia a emissione di positroni (Tep) per valutare la carica amiloide e tau nel cervello.... Non è stata rilevata alcuna associazione significativa tra i livelli di cortisolo e la carica amiloide o tau nell'intera coorte.
Tuttavia, i risultati hanno mostrato un dato rilevante: nelle donne in menopausa, è stata riscontrata un'associazione tra livelli elevati di cortisolo sierico rilevati intorno ai quarant'anni e un aumento successivo, seppur molto moderato, della carica amiloide cerebrale in specifiche regioni come il precuneus e il cingulum posteriore16. Questa associazione era indipendente dallo stato APOE ?4 e non ha riguardato la proteina tau o gli uomini.
È cruciale notare che, sebbene statisticamente significativi, questi risultati hanno una modesta significazione biologica, con coefficienti beta bassi che suggeriscono un impatto simile a quello di altri fattori di rischio moderati come l'ipertensione. Non si tratta di una forte correlazione o di un robusto biomarcatore predittivo. La validità esterna dello studio è limitata dalle caratteristiche della coorte (98% di partecipanti bianchi non ispanici) e dalla singola misurazione del cortisolo.
L'assenza di un effetto negli uomini e sulla proteina tau, insieme all'associazione osservata solo nelle donne in menopausa, suggerisce che il legame tra cortisolo e cascata amiloide potrebbe essere sesso-dimorfo e forse ormono-dipendente. Si ipotizza che le variazioni ormonali post-menopausali (come il calo di estrogeni e progesterone) possano rendere il cortisolo più deleterio, un'ipotesi che richiede ulteriori conferme.
Bibliografia
Salardini A, et al. Elevated serum cortisol associated with early-detected increase of brain amyloid deposition in Alzheimer's disease imaging biomarkers among menopausal women: The Framingham Heart Study. Alzheimers Dement 2025; 21(4):e70179. doi: 10.1002/alz.70179.