Il professor Rosario Rizzuto, presidente del Centro nazionale di ricerca “Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia Rna”, finanziato dal Pnrr, commenta con entusiasmo l’assegnazione del prestigioso riconoscimento ai due biologi molecolari per la scoperta del microRna e del suo ruolo nella regolazione genica post-trascrizionale.
Uno studio condotto dai ricercatori del Centro Diagnostico Italiano e dell’Ospedale Fatebenefratelli – Asst Sacco di Milano suggerisce che il timo, ghiandola del sistema immunitario, eserciti una funzione protettiva contro gli effetti polmonari a lungo termine del Covid.
Il 50% dei casi di declino cognitivo evolve in demenza. E sono in apprensione 9 persone su 10 Gli esperti: “La malattia non va accettata con rassegnazione. Ma bisogna puntare su prevenzione e intervento precoce per contrastarne la progressione e mantenere una buona qualità di vita il più a lungo possibile”.
Un nuovo studio pubblicato sul Canadian Journal of Cardiology ha scoperto che l'uso regolare del telefono cellulare si associa a un maggior rischio di malattie cardiovascolari incidenti, soprattutto nei fumatori attuali e negli individui con diabete.
All’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena due pazienti con tumore molto avanzato hanno beneficiato dell’analisi molecolare su organoidi. Sono state ottenute informazioni mai disponibili prima, identificando, tra 20-30 farmaci testati, quelli più efficaci.
Secondo uno studio danese pubblicato sul British Medical Journal, l'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico da particolato fine (PM2.5) è collegata a un rischio più elevato di infertilità negli uomini, mentre il rumore del traffico stradale è collegato a un rischio più elevato di infertilità nelle donne sopra i 35 anni.
In Italia il 48% delle donne giudica “faticosa ma soddisfacente” la propria qualità di vita durante e dopo le terapie; il 9% ricorre al “fai da te” per gestire gli effetti collaterali dei trattamenti;. il 63% si rivolge all’oncologo o all’infermiere (19%) o al medico di famiglia (8%). Solo il 26% ha avuto un confronto con lo psiconcologo e di queste pazienti nove su dieci giudicano positivamente il supporto ricevuto.