Oncologia, Cipomo: impegno con l’università nel rispetto dei ruoli
Il Cipomo evidenzia inoltre il contributo chiave degli ospedali nella formazione pratica dei giovani oncologi. “Se la teoria si apprende in università, è in ospedale che i futuri specialisti vivono le emergenze, affrontano i turni di guardia e si confrontano con casi reali,” spiega il segretario nazionale Giuseppe Aprile. A questo si aggiunge l’importante attività di ricerca clinica indipendente, che si sviluppa in larga parte all’interno delle strutture ospedaliere.
Per garantire standard elevati di cura e un sistema efficiente, il Cipomo insiste sulla necessità che le direzioni ospedaliere siano affidate a oncologi con adeguata formazione clinica e manageriale. “Solo con una governance efficace possiamo partecipare alle reti oncologiche regionali e contribuire attivamente all’innovazione,” aggiunge Tralongo.
La posizione del Cipomo si traduce in un chiaro invito alla sinergia tra ospedali e università. “Solo lavorando insieme in un rapporto paritetico e complementare si potranno affrontare le sfide future della sanità italiana,” conclude Tralongo, sottolineando l’importanza di un approccio integrato e collaborativo per il progresso dell’oncologia nel Paese.