La sedicesima edizione è stata caratterizzata dal confronto di esperti e rappresentanti delle istituzioni che hanno discusso sulle sfide del futuro della farmaceutica tra legislazione, ricerca e modelli sanitari. Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha evidenziato il ruolo determinante della ricerca clinica nello sviluppo di nuovi trattamenti per malattie oncologiche e rare. Pierluigi Russo, direttore tecnico-scientifico di Aifa ha tracciato un bilancio del primo anno della riorganizzazione dell’Agenzia, ribadendo la necessità di modelli sanitari più centralizzati ed efficienti. Armando Genazzani, presidente della Sif , ha sottolineato la necessità di un dialogo aperto tra tutti gli attori del comparto.
Ad aprire i lavori è stato Armando Genazzani, che ha evidenziato l’urgenza di ripensare il sistema attuale: "Il mondo del farmaco ha una necessità di dialogo aperto tra tutti gli attori, dai politici ai pazienti, passando dalle Agenzie Regolatorie, dalle governance regionali e ospedaliere, dal settore privato come ad esempio le aziende farmaceutiche, e dagli operatori sanitari. Negli ultimi anni la complessità è aumentata a dismisura, con l'avvento di nuove tecnologie, di farmaci altamente efficaci per malattie ad alta e bassa prevalenza, di metodiche diagnostiche e biomarcatori che hanno mutato l'intero scenario. Il modello finora utilizzato non è più attuale e il Forum Pharma è uno strumento di dialogo tra tutti questi attori per trovare modelli più efficaci che ci permetteranno di avere un Ssn più efficace e al contempo sostenibile".
Marcello Gemmato ha sottolineato come “il governo sta lavorando ad una razionalizzazione della legislazione farmaceutica nazionale. “Il ruolo della ricerca farmacologica preclinica di base e clinica - ha detto - è stato strumentale nella identificazione di nuovi target terapeutici e di farmaci innovativi sia in campo oncologico che nelle malattie rare. Grazie alla ricerca clinica e alla farmacologia si è riusciti a individuare nuovi trattamenti per patologie prima incurabili, come appunto l’oncologia, ma anche le malattie rare”.
“Attualmente - ha continuato Gemmato - vantiamo 146 farmaci orfani autorizzati in Italia (113 rimborsati dal Ssn), 15 nuovi farmaci orfani autorizzati in Europa nel 2024, 166 sperimentazioni cliniche in Europa (15 con l’Italia come capofila). La medicina del futuro dovrà essere non solo innovativa, ma anche sostenibile e accessibile a tutti”.
“È solo attraverso una stretta collaborazione tra ricerca, industria e politica che si può continuare a migliorare la vita delle persone e garantire un sistema sanitario forte e sostenibile”, ha concluso il sottosegretario alla Salute in apertura del ForumPharma.
Pierluigi Russo, ha dialogato con Armando Genazzani tracciando un primo bilancio ad un anno dal nuovo assetto dell’Agenzia.
Russo ha sintetizzato l’esperienza vissuta attraverso tre parole chiave: 'sfidante', 'gratificante' e basata su una 'leale' collaborazione con tutti gli attori del comparto. Parole che riflettono lo spirito con cui Aifa sta affrontando la riorganizzazione delle sue funzioni strategiche, sempre più orientate verso un modello centralizzato ed efficiente.
Nel suo intervento, ha evidenziato come Aifa accorpi oggi competenze fondamentali come il pricing, l’accesso alla rimborsabilità, il monitoraggio e il governo della spesa farmaceutica. “Questo modello – ha sottolineato Russo – rappresenta un vantaggio competitivo rispetto ad altri sistemi europei più frammentati, soprattutto alla luce della crescente competizione internazionale, in particolare dagli Stati Uniti, e delle nuove priorità interne in ambito sanitario e difensivo”.
Russo ha anche sottolineato il ruolo chiave che il nuovo regolamento europeo sull’Hta (Health technology assessment) potrà giocare nel valorizzare l’efficienza di modelli centralizzati come quello italiano, a condizione però di un investimento concreto in risorse umane e processi di valutazione tecnico-scientifica. Infine, ha affrontato il tema delle sperimentazioni cliniche, riconoscendo una crescita nelle iniziative for profit ma ribadendo che il numero complessivo resta ancora insufficiente.
“Serve - ha concluso Russo - una riflessione profonda e interventi mirati per rafforzare la ricerca clinica e rendere l’Italia maggiormente attrattiva per gli investimenti”.