
Annalisa Silvestro, rappresentante della Fials, ha sottolineato l’urgenza di un confronto strutturato con le organizzazioni sindacali: "Non possiamo più essere coinvolti solo a valle delle decisioni politiche. È necessario un dialogo vero per trovare soluzioni condivise alle criticità che mettono a rischio il Ssn."
Tra le proposte discusse vi sono la ridefinizione del ruolo dei professionisti sanitari, il miglioramento delle condizioni di lavoro e una maggiore equità territoriale nell'applicazione dei contratti e nell'organizzazione dei servizi sanitari. Inoltre, è stato sollevato il tema della figura dell'assistente infermiere, definita una soluzione poco efficace rispetto alle reali esigenze organizzative. I prossimi incontri tra Regioni e rappresentanti del settore saranno determinanti per delineare un percorso di riforma sostenibile e garantire la tenuta del sistema sanitario nazionale nel lungo periodo.
Sulla complessa trattativa per il rinnovo del contratto del comparto Sanità 2022-2024 è intervenuto il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, che ha ribadito il lavoro già svolto dal governo e l’importanza delle risorse messe a disposizione:
"Abbiamo destinato 20 miliardi ai contratti pubblici in due manovre di bilancio, garantendo continuità contrattuale e aumenti retributivi del 6-7% fino al 2030," afferma Zangrillo in un’intervista a La Stampa. Tuttavia, il ministro critica l’atteggiamento di alcuni sindacati che definiscono ancora insufficienti le risorse stanziate: "Nel 2016-2018, con un'inflazione al 12%, furono accettati aumenti del 3-4%. Mi sembra una posizione puramente politica."