Il Ministero della Salute ha definito il Pngla 2025-2027 all'insegna della trasparenza e di tempi certi per visite ed esami. Grazie a una Piattaforma Nazionale, integrata con quelle regionali, infatti, saranno forniti dati in tempo reale sulla disponibilità delle prestazioni e sulle classi di priorità. I cittadini, inoltre, potranno consultare le informazioni aggiornate su tempi medi di attesa per visite specialistiche e interventi; disponibilità delle strutture sanitarie per determinate prestazioni; diritti e doveri in caso di sforamento dei tempi previsti. Per i cittadini sono infatti previste sanzioni se non si disdice l'appuntamento almeno 48 ore prima.
A puntare il dito sulle nuove procedure per la certificazione dell'invalidità è la Cgil di Frosinone dove è iniziata da gennaio la sperimentazione e si è riscontrato un crollo del 90% delle richieste a causa di quella che è stata definità "la follia burocratica della metodica on line". Ma, secondo quanto denunciato dalla Cgil, la stessa situazione si è rilevata a Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Nel frattempo un grido d'allarme si leva dall'Omceo di Firenze: “Tutto il peso burocratico di questa riforma grava sui Mmg e a rimetterci sono i pazienti”. Intanto arrivano buone notizie dall'incontro tra il ministero delle Disabilità, la Fnomceo e l'Inps.
"Le azioni per fronteggiare la carenza del personale sanitario devono essere orientate su più linee di lavoro, in primis con politiche mirate per aumentare la retention del personale e l’attrattività del Ssn, anche attraverso la creazione di un’apposita struttura a livello nazionale, dedicata ad affrontare in maniera organica la crisi del personale sanitario, contestualmente va considerata la possibilità di aumentare la flessibilità richiesta dalle organizzazioni sanitarie, revisionando l’attuale quadro delle competenze professionali e andando verso un sistema più fluido". Questo, in sintesi, quanto sottolineato dai rappresentanti delle Regioni nella audizione presso la Commissione Affari sociali della Camera sul riordino delle professioni sanitarie.
Gli attacchi informatici nella sanità sono aumentati del 50% nel 2023 rispetto all’anno precedente. La metà di questi attacchi ha causato un peggioramento dei servizi, influenzando la disponibilità di prenotazioni, visite e compromettendo la privacy dei pazienti. A Potenza, durante una delle tappe della campagna informativa dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano ha sottolineato: "Il settore della salute è molto colpito dagli attacchi cibernetici, che sono al terzo posto dopo quello manifatturiero e quello della vendita al dettaglio. Non si tratta solo di numeri, si tratta della vita di persone vulnerabili".
A lanciare l'allarme Isde Italia che chiede misure urgenti per la tutela della salute pubblica. Di recente l'Associazione medici per l'ambiente ha pubblicato un nuovo Position Paper, un’analisi approfondita sugli effetti dell’inquinamento sulla salute, sulle fonti di emissione e sulle strategie di mitigazione, proponendo anche una “cassetta degli attrezzi” per intervenire a livello locale con azioni di advocacy.