“Strategie di confronto, formazione e comunicazione alle soglie di una nuovo modello di medicina territoriale”. Questo è il titolo del convegno che si svolgerà il 29 ottobre a Milano presso Palazzo Lombardia in cui medici di medicina generale, medici specialisti ambulatoriali e ospedalieri, infermieri professionali, personale amministrativo e utenti del Ssn si confronteranno sulle criticità e opportunità della riforma delle cure primarie.

La crisi profonda che attraversa la sanità pubblica, in preda a carenze di risorse umane ed economiche, ha spinto le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria a fare fronte comune chiedendo alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale un chiaro impegno in difesa del loro lavoro e del loro ruolo a garanzia di un diritto costituzionale dei cittadini.

EvdÈ quanto evidenzia la Fondazione Gimbe dopo aver analizzato tutte le proposte di coalizioni e schieramenti relative a sanità e ricerca biomedica pubblicate sul sito del Ministero dell’Interno. I programmi  dei partiti risulterebbero accomunati da una mancanza di visione di sistema, dall’assenza di una valutazione dell’impatto economico delle proposte. Inoltre, la gestione della pandemia e della campagna vaccinale rimangono ai margini delle proposte, che non contemplano alcun piano di prevenzione.

"Sì alla proposta Fiaso di uno stanziamento dell’8% del Pil e a soluzioni temporanee per la carenza del personale. Ci metterebbe in condizione di offrire risposte concrete agli attuali e ai futuri problemi con i quali ci dovremo confrontare e ci porterebbe a livelli di spesa in linea con gli altri Paesi europei più avanzati". A sostenere ciò il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti. Sulla stessa lunghezza d'onda la FNOMCeO che chiede di vincolare tale stanziamento "per investire sul personale dipendente e convenzionato e per ottimizzare la programmazione”.

EvdQuesto è l’appello lanciato dal presidente della Fadoi, Dario Manfellotto e dal presidente della Simi, Giorgio Sesti. Le due società scientifiche hanno stilato un elenco delle principali azioni che la politica dovrebbere intraprendere  per arginare il rischio della scomparsa del Ssn in cui si sottolinea la necessità di nuovi investimenti e risorse: "Il Ssn ha ancora un estremo bisogno di risorse e riforme per fermare il suo declino. Per questo occorre incrementare il Fondo sanitario e affrontare la carenza di personale".