È tempo di cambiare la narrativa globale sull’obesità: gestire l’obesità come malattia cronica e affrontare le disparità per sistemi sanitari sostenibili ed equi. È questo il messaggio della “Venice Declaration 2024” lanciata dal Lido di Venezia nella giornata conclusiva di “Eco2024”, il 31° Congresso Europeo sull’Obesità, organizzato da Easo – European Association for the Study of Obesity.
È quanto emerge da un progetto di ricerca svolto nell’ambito delle cure simultanee sul cancro del polmone a piccole cellule (Sclc) che ha coinvolto ben 15 centri di cura oncologica nel Lazio. La standardizzazione del percorso assistenziale, unita ad un’integrazione tra le cure attive e quelle di supporto integrate come le cure simultanee, potrebbero consentire una corretta gestione e risposta a tutti i bisogni del paziente.
I dati sono incoraggianti perché indicano che la mortalità per tumore della mammella è diminuita grazie all’effetto combinato di un miglioramento dello screening e del trattamento, in particolare per i tumori con recettori positivi. Nella significativa riduzione del 58% dei decessi interviene il 47% del progresso terapeutico negli stadi I al III, del 29% quelli per forme metastatiche e del 25% lo screening.
L’analisi aggregata di due studi randomizzati controllati (Pioneer-HF e Paraglide-HF) ha valutato l'efficacia e la sicurezza di sacubitril/valsartan in pazienti ospedalizzati con insufficienza cardiaca (HF) o che avevano manifestato un recente peggioramento di eventi di HF nell'intero spettro di FEVS. Gli autori hanno notato una riduzione maggiore del 24% dei livelli plasmatici di NT-proBNP nel gruppo sacubitril/valsartan rispetto al gruppo di controllo.
Nel complesso, l'incidenza di attacchi cardiaci è diminuita di circa il 50% dal 2004, ma questa riduzione non è stata osservata in tutti i sottogruppi; emergono inoltre persistenti lacune nella gestione e nell'intervento. È quanto hanno riferito i relatori di una comunicazione presentata alle sessioni scientifiche della Society for Cardiovascular Angiography and Interventions.
Il farmaco, un nuovo inibitore della proteina di trasferimento dell'estere del colesterile, ha ridotto le particelle Ldl totali, piccole e piccole-dense rispetto al placebo. I risultati, presentati al congresso dell’American College of Cardiology di Atlanta, suggeriscono che obicetrapib/ezetimibe può essere complementare alla terapia con statine.
L'impatto degli agonisti del recettore Glp-1 (Glp-1 Ra) sul tessuto adiposo viscerale e sul tessuto adiposo sottocutaneo in individui con diabete e Nafld o obesità è stato oggetto di una recente revisione sistematica e metanalisi, che ha messo in luce una significativa riduzione del tessuto adiposo viscerale, del tessuto adiposo sottocutaneo, del peso corporeo e dell'Imc con il trattamento Glp-1 Ra rispetto ai controlli.