Il parere positivo è supportato dai dati di quattro studi di fase 3 che hanno valutato bimekizumab nell'artrite psoriasica attiva (BE COMPLETE e BE OPTIMAL) e nella spondiloartrite assiale attiva (BE MOBILE 1 e BE MOBILE 2). Se approvate dalla Commissione Europea, queste sarebbero la seconda e la terza indicazione per il farmaco. La decisione della Commissione Europea è attesa entro due mesi.

EvdSe ne parla da tempo e ora la svolta potrebbe essere vicina. Negli Stati Uniti alcune droghe illegali potrebbero diventare farmaci per il trattamento di disturbi psichiatrici: raddoppierebbero infatti la e possibilità di liberarsi del disturbo da stress post-traumatico (post-traumatic stress disorder, Ptsd) rispetto al placebo. C’è chi prevede l’approvazione dell’Fda per l’MDMA entro il 2024.

La richiesta: la mancanza di un farmaco essenziale deve prescindere dal mercato farmaceutico. L'Associazione Culturale Pediatri (ACP) pone il problema all'attenzione dell'Aifa affinché si possano attivare iniziative appropriate per sopperire alla carenza di farmaci essenziali.

Una ricerca scientifica italiana rivela che il farmaco che negli anni 60, utilizzato come antinausea in gravidanza, provocò milioni di casi di malformazioni ora, usato con una indicazione diversa, è efficace nel combattere patologie complesse dell’apparato gastrointestinale e proprio nel nostro Paese si registra l’esperienza maggiore.

EvdEsiste un potenziale per una terapia farmacologica personalizzata nell'ipertensione e, in caso affermativo, qual è l'entità del beneficio della personalizzazione? I risultati di uno studio indicano che la risposta della pressione arteriosa ai trattamenti varia in maniera sostanziale da individuo a individuo. Ed è stato stimato che la scelta del trattamento personalizzato porterebbe in media a una pressione arteriosa sistolica inferiore di 4.4 mm Hg rispetto a un’opzione standard.

Le tecnologie NGS e i Molecular Tumor Board non sono implementati in modo omogeneo in Italia e questa situazione mette potenzialmente a rischio le pari opportunità di accesso alle terapie innovative per i pazienti. I dati provengono dalla Survey nazionale condotta dal Collegio dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO) nell’ambito del Progetto Oncologia di Precisione, pubblicati sulla rivista internazionale The Oncologist.

Se grazie ai progressi della medicina la prognosi di chi è malato di una patologia tumorale è sempre più favorevole, per cui si registra un importante aumento della popolazione che convive con questa diagnosi, tra gli aspetti ancora da considerare e di cui prendersi carico è la preservazione il più possibile di una qualità di vita vicina alla normalità, soprattutto per chi ancora sta seguendo cure antitumorali.