Gli autori di una dichiarazione di consenso clinico hanno proposto la denervazione renale (RDN) come un'opzione terapeutica aggiuntiva che va ad arricchire l’armamentario terapeutico per il controllo l'ipertensione arteriosa quando non vi siano risposte cliniche a dispetto delle misure sullo stile di vita e gli interventi farmacologici. Valida anche nei pazienti che non tollerano i farmaci antipertensivi nel lungo termine.

EvdMolti pazienti non raggiungono livelli di colesterolo Ldl desiderabili: le terapie ci sono, tutte estremamente efficaci, con un bagaglio di evidenze scientifiche robuste e consolidate negli anni sul loro valore preventivo e curativo, ma servono percorsi di presa in carico in prevenzione secondaria e primaria.

“Se iniziamo la terapia adeguata dopo i 55 anni garantiamo al paziente, rispetto a una terapia di base, 8 anni di vita in più. Dopo i 65 anni, potremmo garantire una differenza di 6 anni di vita in più”. Così si è espresso Alessandro Navazio, Direttore UOC Cardiologia AUSL Reggio Emilia in un incontro promosso da Motore Sanità.

I tassi di rebound del Covid sono simili tra i pazienti ospedalizzati con infezione dalla variante Omicron BA.2.2 che hanno ricevuto o meno farmaci antivirali orali e la ricaduta non era legata a esiti clinici peggiori: lo suggerisce uno studio pubblicato su Lancet Infectious Diseases.

EvdOggi il prelievo ematico è utilizzato nella pratica clinica nel carcinoma del polmone non a piccole cellule avanzato per valutare in anticipo la risposta alla terapia o individuare mutazioni di resistenza. Il Prof. Antonio Russo, Ordinario di Oncologia all’Università di Palermo: “È una procedura non invasiva e ripetibile nel corso della cura. Non può essere ancora usata per la diagnosi precoce, ma gli studi aprono prospettive importanti”.

Belimumab costituisce la prima terapia espressamente mirata per il Lupus Eritematoso Sistemico dopo 50 anni ed oggi ha anche una indicazione specifica per chi soffre di complicanze renali legate al lupus. Un approccio interdisciplinare è fondamentale ed una presa in carico che veda il paziente trattato in centri di eccellenza in cui il team di specialisti (reumatologi e nefrologi) può consentire il riconoscimento precoce della patologia e del coinvolgimento renale, oltre alla terapia più appropriata per ogni singolo caso.

Raccomandare un elenco di antidepressivi senza un'attenta considerazione delle prove per ciascuno di essi per diversi tipi di dolore può indurre in errore medici e pazienti a pensare che tutti gli antidepressivi abbiano la stessa efficacia per il trattamento di ogni forma di dolore, mentre abbiamo dimostrato che non è così. Alcuni antidolorifici possono avere un ruolo nella gestione del dolore, ma devono essere considerati solo come una parte della soluzione, da utilizzare insieme a esercizio fisico, fisioterapia e i cambiamenti dello stile di vita che possono essere di aiuto.