EvdSono noti a tutti i benefici di una dieta sana. Ma una nuova ricerca dell'Università del South Australia mostra che mangiare cibo nutriente ha effetti che vanno ben oltre una perdita di peso perché può anche ridurre significativamente il dolore cronico. In uno studio sulla perdita di peso condotto in soggetti adulti in sovrappeso/obesità, i ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno migliorato la qualità della loro dieta per un periodo di tre mesi hanno riportato molto meno dolore articolare e muscolare, con i benefici non semplicemente spiegati dalla perdita di peso.
I risultati, pubblicati sull'European Journal of Nutrition, sfidano le ipotesi comuni secondo cui la perdita di peso è il modo principale per ridurre il dolore muscoloscheletrico cronico, evidenziando il potere della qualità della dieta nella gestione della salute e del benessere.
La ricercatrice principale e dottoranda, Sue Ward di UniSA, afferma che i risultati aprono nuove porte per le strategie di gestione del dolore.
"Il dolore muscoloscheletrico cronico è una delle condizioni più comuni e debilitanti in tutto il mondo. Mentre si pensa spesso che l'eccesso di peso metta sotto stress le articolazioni e guidi il dolore, il nostro studio mostra che ciò che si mangia può influenzare in modo indipendente il dolore cronico", afferma Ward.
"Mentre la perdita di peso aiuta molte persone, questo studio suggerisce che il miglioramento della qualità della dieta stessa allevia anche la gravità del dolore delle persone. Questa è una scoperta molto promettente per le persone che vivono con dolore cronico".
L'intervento dietetico di tre mesi ha ridotto l'apporto energetico dei partecipanti del 30% (da circa 2200 a 1400 cal al giorno) seguendo le linee guida dietetiche australiane.
Dopo tre mesi, i partecipanti non solo avevano migliorato la qualità della loro dieta (attraverso il consumo di più frutta, verdura, cereali integrali e carni magre/alternative), ma avevano anche ridotto l'assunzione di alimenti discrezionali e alcol.
In particolare, hanno migliorato la qualità della dieta del 22%, ridotto il dolore muscoloscheletrico cronico dal 50% al 24% e riportato una minore gravità del dolore e una migliore qualità della vita correlata al dolore. La maggior parte dei partecipanti aveva anche perso circa 7 chilogrammi di peso corporeo.
È importante sottolineare che, nei partecipanti che presentavano dolore, i ricercatori hanno scoperto che, nonostante i cambiamenti di peso, circonferenza della vita e grasso corporeo, i miglioramenti nella gravità del dolore erano direttamente collegati alla migliore qualità della dieta.
La co-ricercatrice, la dottoressa Alison Hill di UniSA, afferma che i risultati rafforzano l'importanza delle linee guida dietetiche.
"Mangiare bene non riguarda solo la prevenzione delle malattie a lungo termine, ma può anche avere un impatto immediato e tangibile su come ci sentiamo giorno per giorno", afferma il dottor Hill.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, lo studio sottolinea il ruolo vitale della nutrizione nella gestione del dolore cronico e si aggiunge a un crescente numero di prove che un'alimentazione sana supporta sia la salute fisica che mentale.

Bibliografia
Ward SJ, et al. Exploring the role of diet quality and adiposity in the pain experience: a mediation analysis. Eur J Nutr 2025. DOI: 10.1007/s00394-025-03772-0