La storica denominazione di malattia del fegato grasso non alcolica (Nafld, nonalcoholic fatty liver disease) è stata sostituita da una nuova nomenclatura più precisa e clinicamente significativa: Masld (metabolic dysfunction-associated steatotic liver disease). Questo cambiamento, discusso in occasione della United European Gastroenterology (Ueg) Week 2025 a Vienna, è stato illustrato dalla Dott.ssa Maria Effenberger della Medical University of Innsbruck.La Dott.ssa Effenberger ha evidenziato che i vantaggi di questo aggiornamento superano di gran lunga i "minori inconvenienti". Il punto fondamentale di Masld è la sua stretta connessione con la disfunzione metabolica. Per ricevere la diagnosi di Masld, un paziente con steatosi epatica deve presentare almeno uno dei cinque criteri cardiometabolici. Questi criteri includono: un Bmi elevato (oltre 25 per i caucasici e oltre 23 per gli asiatici), diabete di tipo 2 (T2D) o prediabete, ipertensione arteriosa, alti livelli di trigliceridi o bassi livelli di colesterolo Hdl.
Secondo la Dott.ssa Effenberger, "Masld è una malattia sistemica, e questo termine la rappresenta molto meglio che considerarla solo una malattia epatologica".
Implicazioni cliniche e rischi associati
Sebbene i profili demografici e clinici dei pazienti classificati come Nafld e Masld negli Stati Uniti siano "sorprendentemente simili", così come l'accuratezza dei test non invasivi e i tassi di mortalità, il nuovo termine evidenzia il ruolo centrale dell'infiammazione. Le citochine proinfiammatorie indotte dalla malattia possono innescare infiammazione in tutto il corpo, portando a esiti clinici gravi come ictus, insufficienza cardiaca, aritmie, infarto miocardico e malattia renale cronica.
A questo proposito, è stato suggerito che una valutazione del rischio cardiovascolare (Cvd) sia necessaria per i pazienti con Masld. Uno studio recente ha indicato che se un paziente con Masld e fattori di rischio cardiometabolico ha un punteggio di rischio che suggerisce un aumentato rischio di Cvd a 10 anni, è cruciale eseguire una scansione Tc delle arterie coronarie. Questo aumentato rischio potrebbe portare a una terapia medica intensificata, inclusi farmaci come Glp-1 o Sglt2.
Masld è anche un fattore scatenante per i tumori, in particolare il carcinoma epatocellulare (Hcc), con una forte associazione specialmente nel sud-est asiatico e in India. Un problema rilevato è che molti pazienti con Masld sviluppano Hcc senza cirrosi e il loro cancro viene spesso rilevato in una fase successiva. Masld è anche associata a tassi più elevati di tumori extraepatici, come i tumori della pelle e i tumori androgenici.
Il "problema" dell'alcol e le nuove categorie diagnostiche
Un importante vantaggio della nuova nomenclatura è che fa luce sull'importanza dell'alcol. La nuova classificazione impone di porre due domande fondamentali a ogni paziente con malattia epatica: se presenta criteri cardiometabolici e se consuma alcol.
La diagnosi dipende dalla quantità di alcol consumata:
1. Masld: almeno un criterio cardiometabolico ma nessun consumo di alcol.
2. MetAld (Metabolic and Alcohol-Associated Liver Disease): almeno un fattore di rischio cardiometabolico e un consumo giornaliero di 2-5 unità di alcol per le donne e 3-6 unità per gli uomini (1 bicchiere di vino o circa 600 ml di birra equivalgono a 2 unità di alcol).
3. Ald (Alcohol-Associated Liver Disease): Steatosi epatica con consumo di alcol superiore alle soglie MetAld.
Tuttavia, Effenberger ha notato che è "davvero difficile differenziare tra Ald e Masld", una distinzione cruciale poiché i rischi per cirrosi, Hcc e mortalità generale aumentano maggiormente per i pazienti con diagnosi Ald rispetto a Masld.
Inoltre, emerge un problema con l’auto-dichiarazione del consumo di alcol a causa dello stigma. Uno studio austriaco su pazienti diagnosticati con Masld ha rivelato che, sebbene tutti affermassero di non bere, il 25%-30% consumava alcol regolarmente, come confermato dai test di glucuronide. I pazienti con Masld che hanno un fattore scatenante aggiuntivo come l'alcol vedono aumentare i tassi di mortalità, morbilità e cancro.
Questioni ancora aperte
Nonostante i chiari vantaggi, Effenberger ha sottolineato alcune questioni che necessitano di chiarimento:
• non esistono ancora linee guida chiare per lo screening Hcc nei pazienti con Masld non cirrotica;
• serve una migliore rappresentazione nella nomenclatura della cosiddetta "Masld burnt-out" (esaurita), che si verifica nei pazienti con cirrosi avanzata il cui contenuto di grasso nel fegato è diminuito al di sotto del 5%.
Questi dati rappresentano un passo fondamentale verso una visione più olistica e metabolicamente orientata della malattia epatica.
Fonte
UEG 2025