Si è recentemente concluso, a Padova, il 55° Congresso della Società italiana di neurologia (Sin). Un incontro che ha avuto l’intento di ridefinire il ruolo della neurologia nel Ssn: la vera sfida oggi non è solo curare meglio, ma anticipare la diagnosi, rafforzare la prevenzione e costruire percorsi assistenziali più vicini ai bisogni concreti delle persone. Le malattie neurologiche costituiscono infatti oggi la principale causa di disabilità e la seconda causa di morte in Italia.
L'alimentazione è un fattore cruciale che può determinare la differenza tra un invecchiamento in salute e il declino fisico e cognitivo. Secondo recenti studi illustrati durante il Congresso Nazionale della Sinuc (Società Italiana di Nutrizione Clinica), l’approccio nutrizionale è sempre più centrale nella prevenzione del declino funzionale e cognitivo, specialmente con l'invecchiamento della popolazione.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Amiloidosi, Bayer Italia ha lanciato un progetto di sensibilizzazione denominato “A tutto cuore, il falso mito di una malattia rara”. Il progetto è culminato nell’evento omonimo ospitato presso la sede di Milano, un incontro dedicato alla corretta informazione e alla sensibilizzazione sull'amiloidosi cardiaca.
Un recente studio, pubblicato su Diabetes, Obesity and Metabolism, ha esaminato l'associazione tra l'età di insorgenza del diabete di tipo 2 (T2D) e il successivo rischio di sviluppare complicanze renali. Questa ricerca si è resa necessaria a causa dell'aumento globale del T2D ad esordio precoce e del significativo carico di morbilità renale nei pazienti giovani.
L'intersezione tra malattie cardiovascolari e salute mentale è clinicamente rilevante: un paziente su tre affetto da Cvd sperimenta la depressione, e la prevalenza aumenta al 50% in seguito a un evento cardiaco maggiore. Nonostante questa forte correlazione e sinergia patologica, le due condizioni sono state tradizionalmente gestite tramite approcci clinici separati. Il progetto europeo To_Aition, finanziato da Horizon 2020 e in conclusione a fine 2025, è stato istituito per colmare questo divario.
La storica denominazione di malattia del fegato grasso non alcolica (Nafld, nonalcoholic fatty liver disease) è stata sostituita da una nuova nomenclatura più precisa e clinicamente significativa: Masld (metabolic dysfunction-associated steatotic liver disease). Questo cambiamento, discusso in occasione della United European Gastroenterology (Ueg) Week 2025 a Vienna, è stato illustrato dalla Dott.ssa Maria Effenberger della Medical University of Innsbruck.
Un nuovo e sistematico studio, coordinato dall’Università degli Studi di Milano e dall’Irccs MultiMedica e pubblicato sull’International Journal of Cardiology, ha indagato per la prima volta l'incidenza dell’infezione da Covid nelle persone con scompenso cardiaco (SC) utilizzando i dati dei pazienti lombardi.