Gli uomini muoiono più giovani a causa di malattie mortali come il Covid, gli incidenti stradali e le malattie cardiache mentre le donne hanno maggiori probabilità di sperimentare condizioni croniche per tutta la vita come problemi di salute mentale, Hiv e lombalgia. Questi sono i risultati di un nuovo documento dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), che ha esaminato come le differenze di sesso e genere modellano la salute e il benessere a livello globale.
Mentre le popolazioni invecchiano in tutto il mondo e il trauma è spesso inevitabile, identificare e trattare precocemente gli individui vulnerabili ha il potenziale per fermare le conseguenze deleterie della malattia mentale sull'invecchiamento biologico. Questa linea di ricerca, quindi, apre nuove strade per la ricerca sulla prevenzione e solleva l'intrigante possibilità che gli interventi antiaging possano promuovere la resilienza al trauma e il benessere mentale.
Nonostante la capacità segnalata di ChatGPT di superare gli esami medici, una nuova ricerca indica che non sarebbe saggio fare affidamento su di esso per alcune valutazioni sanitarie, ad esempio se un paziente con dolore toracico deve essere ricoverato in ospedale. In uno studio che ha coinvolto migliaia di casi simulati di pazienti con dolore toracico, ChatGPT ha fornito conclusioni incoerenti, restituendo diversi livelli di valutazione del rischio cardiaco per gli stessi identici dati del paziente.
Uno studio di coorte che ha incluso 5930 donne in postmenopausa, seguite per 6 anni, ha evidenziato che un maggiore ottimismo era associato a una maggiore forza di presa e a un numero maggiore di alzate dalla sedia, al mantenimento di un funzionamento più sano su 2 delle 3 misure di prestazione nel tempo, compreso un minore calo della velocità di camminata. Ciò significa che l'ottimismo può essere un obiettivo promettente per gli interventi volti a rallentare il declino del funzionamento fisico legato all'età.
Una recente indagine trasversale, che ha coinvolto 814 adulti di mezza età e anziani con cardiopatie congenite, ha rilevato che i pazienti con difetti cardiaci lievi avevano maggiori probabilità di essere prefragili rispetto a quelli con lesioni complesse. Questi risultati sottolineano l'importanza di includere la fragilità e le valutazioni cognitive nella cura degli anziani con cardiopatie congenite. Questo approccio olistico può aiutare a personalizzare le strategie terapeutiche per gestire meglio le loro esigenze uniche, garantendo una longevità e una qualità di vita continue.
L'ipertrigliceridemia (HTg) è un comune riscontro nella pratica clinica, colpendo fino al 15-20% della popolazione adulta generale. Il suo ruolo nella malattia cardiovascolare (Cvd) è dibattuto: alcuni la considerano un forte fattore di rischio indipendente, altri solo un surrogato che riflette altri fattori di rischio. Le linee guida attuali non forniscono target ottimali per i trigliceridi, causando variabilità nella gestione clinica, specialmente per pazienti con C-Ldl accettabili. Uno studio recente ha valutato la relazione tra i livelli di trigliceridi (Tg) e l'associazione tra livelli di Tg e mortalità cardiovascolare (Cvd).
Una metanalisi pubblicata sullo European Journal of Preventive Cardiology ha evidenziato come la sindrome dell’ovaio policistico (Pcos) sia associata a un aumento del 37% del rischio di malattie cardiovascolari incidenti tra le donne di età inferiore a 55 anni, con un aumento del carico di malattie CV attribuibili alla Pcos osservato a livello globale tra il 1990 e il 2019.