EvdL'ipertrigliceridemia (HTg) è un comune riscontro nella pratica clinica, colpendo fino al 15-20% della popolazione adulta generale. Il suo ruolo nella malattia cardiovascolare (Cvd) è dibattuto: alcuni la considerano un forte fattore di rischio indipendente, altri solo un surrogato che riflette altri fattori di rischio. Le linee guida attuali non forniscono target ottimali per i trigliceridi, causando variabilità nella gestione clinica, specialmente per pazienti con C-Ldl accettabili. Uno studio recente ha valutato la relazione tra i livelli di trigliceridi (Tg) e l'associazione tra livelli di Tg e mortalità cardiovascolare (Cvd).

Una metanalisi pubblicata sullo European Journal of Preventive Cardiology ha evidenziato come la sindrome dell’ovaio policistico (Pcos) sia associata a un aumento del 37% del rischio di malattie cardiovascolari incidenti tra le donne di età inferiore a 55 anni, con un aumento del carico di malattie CV attribuibili alla Pcos osservato a livello globale tra il 1990 e il 2019.

EvdEsiste una correlazione tra una dieta proinfiammatoria, l'assunzione abituale di sale e l'insorgenza del diabete di tipo 2 (T2D)? La risposta è affermativa e la si legge in uno studio che ha utilizzato i dati dei partecipanti alla UK Biobank. I dati suggeriscono anche che l'adozione di una dieta antinfiammatoria e la riduzione dell'assunzione di sale possono ridurre significativamente il rischio di T2D. 

EvdSecondo uno studio pubblicato su JAMA Network Open, nei pazienti affetti da lombalgia cronica l'empatia del medico è inversamente associata all'intensità del dolore, alla disabilità correlata alla problematica lombare e alle misurazioni della qualità della vita correlata alla salute (HRQOL).

EvdNegli ultimi due decenni il rischio di fibrillazione atriale è aumentato, sottolinea uno studio danese pubblicato sul British Medical Journal.
E tra coloro che soffrono di questa condizione, due pazienti su cinque hanno probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca nel corso del resto della loro vita e uno su cinque va incontro a un ictus, con un miglioramento minimo o nullo del rischio evidente nel periodo di studio di 20 anni.

EvdSecondo una review pubblicata su JAMA Oncology in concomitanza con il 39° congresso annuale dell'European Association of Urology, svaltosi a Parigi a inizio aprile, l'integrazione della risonanza magnetica (MRI) nello screening del cancro alla prostata (PCa) è associata a una riduzione delle biopsie non necessarie e della sovradiagnosi di malattie insignificanti.