Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Occupational and Environmental Medicine, i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari sono fortemente associati al successivo sviluppo di disturbi muscoloscheletrici (DMS). Gli autori dello studio hanno valutato il rischio di DMS (ad es. sindrome del tunnel carpale, gomito del tennista, gomito del golfista e tendinite della cuffia dei rotatori) sulla base dei punteggi di rischio CVD. L'analisi includeva dati prospettici relativi a 1.224 lavoratori seguiti per nove anni.
In termini di prevalenza dei disturbi mentali, l’Italia si posiziona sopra la media europea, con oltre un italiano su cinque che soffre di almeno un disturbo mentale. Tra i disturbi mentali maggiormente diffusi ci sono ansia e depressione. Tuttavia, solo un individuo su 3 riceve un trattamento sanitario adeguato.
È stata pubblicata una nuova edizione delle Nordic Nutrition Recommendations, NNR. Per la prima volta le raccomandazioni scientifiche vertono su una dieta che fa bene non solo alla nostra salute, ma anche all'ambiente. La raccomandazione è quella di privilegiare un'alimentazione sempre più vegetale, di mangiare più pesce e di ridurre le carni rosse.
Sobi, azienda biofarmaceutica multinazionale, leader nelle malattie rare, ha voluto dare voce e forma alle emozioni e sensazioni delle persone con Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN o PNH in inglese) utilizzando le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale (AI).
L'aderenza a uno stile di vita sano è associata a un minor rischio per una vasta gamma di malattie, ma questa associazione risulterebbe modesta negli adulti con obesità: il dato è emerso da uno studio pubblicato su JAMA Network Open. I rischi più bassi sono stati associati ai seguenti profili di stile di vita: una dieta sana, regolare attività fisica e non fumare.
Il Mater Olbia Hospital ha ospitato il congresso “I test genomici nella pratica clinica del tumore mammario”, un importante evento sugli aspetti più salienti e quelli ancora controversi nella richiesta e interpretazione dei risultati dei test multigenici nel carcinoma alla mammella, attualmente in uso.
Sono sempre maggiori le evidenze di un legame tra neoplasie e malattie reumatologiche e, di conseguenza, si rende necessaria una robusta interazione tra oncologia e reumatologia. A tal fine si è riunito il 21 giugno, il giorno prima dell'apertura del XXVI Congresso nazionale del Collegio Reumatologi Italiani-CReI, Roma, 22-24 giugno, il primo tavolo di Oncoreumatologia, un gruppo di studio multidisciplinare che vede coinvolti reumatologi, oncologi, psichiatri, biologi e fisiatri esperti sul campo.