I ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center e dell'Università della California, Los Angeles, hanno osservato che le comorbidità nella mezza età sono associate a un aumento del rischio di sviluppare il cancro e di mortalità correlata al cancro, con associazioni che variano in base al tipo di tumore. Il legame tra cronicità e rischio oncologico offre spunti per indirizzare gli sforzi di prevenzione.

EvdIn un nuovo studio, condotto dalla Chalmers University of Technology in Svezia e dall'Università di Harvard negli Stati Uniti, i ricercatori hanno dimostrato in modo completo che una combinazione di due marcatori lipoproteici, misurata in un semplice esame del sangue, può fornire informazioni più accurate sul rischio individuale di malattie cardiache rispetto all'attuale misurazione del colesterolo nel sangue, salvando potenzialmente vite umane. Lo studio è stato pubblicato sull'European Heart Journal.

EvdLa carenza di vitamina D è collegata ad una maggiore incidenza di diabete mellito gestazionale; tale condizione è associata ad un rischio maggiore di complicanze materne e fetali, tra cui pre-eclampsia, macrosomia fetale ed ipoglicemia neonatale.

EvdCinque classici fattori di rischio per le malattie cardiovascolari – ipertensione, colesterolo alto, obesità, diabete e fumo – all'età di 50 anni possono ridurre l'aspettativa di vita di oltre 10 anni. Questa è la conclusione di uno studio internazionale condotto da ricercatori tedeschi e presentato alla sessione scientifica dell'American College of Cardiology del 2025.

Il ricercatore Paolo Sciattella del Centro di Studi Economici e Internazionali (Ceis) alla settima edizione del Cracking Cancer Forum di Bologna ha detto che «Un’analisi sul tumore della mammella mostra come i costi complessivi, legati a trattamento e gestione della patologia, siano superati dal valore prodotto in termini di aumento della sopravvivenza e delle guarigioni”.

EvdAlcuni dati recenti, provenienti da uno studio di coorte, indicherebbero che la sindrome metabolica è associata a un rischio maggiore del 24% di demenza ad esordio giovanile. In maniera analoga esisterebbe una correlazione tra l’aumento del rischio di demenza vascolare e di Alzheimer nei soggetti giovani con sindrome metabolica. Lo studio ha incluso quasi 2 milioni di persone con un'età media di 49 anni.

EvdI pazienti erroneamente diagnosticati come affetti da problematiche psicosomatiche/psichiatriche registrano nel lungo termine un aumento della sfiducia nei medici e una riduzione della salute mentale e dell'autostima. Le diagnosi errate del passato dovrebbero essere ridiscusse e valutate in maniera empatica.