Secondo uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine, le persone che hanno contratto il Covid sono più contagiose 2 giorni prima e 3 giorni dopo aver sviluppato i sintomi. Questi risultati, affermano gli autori, forniscono ulteriori prove del fatto che i test rapidi e la quarantena dopo la comparsa di sintomatologia clinica è un passo fondamentale per controllare l'epidemia.
Il filo conduttore quest’anno, è il legame tra vitamina D e Covid. Gli esperti analizzeranno il ruolo dell’ipovitaminosi da vitamina D nell’aggravamento dell’infezione da SARS-CoV-2 e la necessità di mantenere buoni livelli di vitamina D, al fine di potenziare le difese in particolare degli anziani e di chi soffre di malattie croniche quali diabete e obesità e patologie infiammatorie intestinali.
I pazienti con diabete di tipo 2 dovrebbero essere considerati in remissione dopo aver mantenuto normali livelli glicemici per tre mesi o più, secondo una nuova dichiarazione di consenso della Endocrine Society, l'Associazione europea per lo studio del diabete (EASD), Diabetes UK e American Diabetes Association e co-pubblicato su Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, Diabetologia, Diabetic Medicine e Diabetes Care.
Promulgato dalla Società Europea di Cardiologia (ESC) il documento che contiene le raccomandazioni per la diagnosi e il trattamento dell'insufficienza cardiaca acuta e cronica è stato pubblicato sull'European Heart Journal. Questa edizione è la prima linea guida dell'ESC ad includere i pazienti come membri a pieno titolo della task force.
Sono state pubblicate sull'European Heart Journal le nuove linee guida della Società Europea di Cardiologia (ESC) sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari nella pratica clinica. Queste linee guida si concentrano sulla malattia cardiovascolare aterosclerotica (CVD) dove il sistema più importante per prevenire queste condizioni è l’adozione di uno stile di vita sano per tutta la vita, in particolare non fumare, unito al trattamento dei fattori di rischio.
Alcune condizioni cliniche rappresentano una sfida diagnostica e terapeutica in assenza di test diagnostici specifici. Tra queste la fibromialgia la cui diagnosi dipende principalmente dai sintomi riferiti dal paziente.
A fronte della diminuzione dei tassi di mortalità e della prevalenza, il numero di persone con malattie CV è in continuo aumento. La PAD è stata la malattia più diffusa, l’ipertensione e l’alimentazione scorretta sono i fattori di rischio più comuni.