Le malattie croniche, in particolare quelle cardiometaboliche, vedranno incrementare la loro prevalenza a seguito della pandemia Covid-19: lo afferma uno studio pubblicato su Circulation ricavato dall’analisi dei dati statunitensi. Una volta passata la fase acuta di questa crisi, dovremo affrontare un'enorme ondata di morte e disabilità a causa di malattie croniche comuni. Si tratta di una proiezione preoccupante, aggravata da un allarmante incremento delle morti direttamente imputabili a Covid-19, unite all'aumento delle comuni malattie croniche e dei decessi correlati ai farmaci. 

Con il progredire della pandemia Covid-19 emergono dati sempre più numerosi su sintomi e complicanze multiorgano prolungati oltre il periodo iniziale di infezione acuta e di malattia. L’elenco dei sintomi persistenti e nuovi segnalati dai pazienti è ampio e include tosse cronica, dispnea, senso di costrizione toracica, disfunzione cognitiva, astenia, fatigue. le implicazioni e le conseguenze di queste manifestazioni cliniche stanno diventando un problema crescente.

Meno di 1 persona su 10 (7.7%) afferma di aver dormito un sonno di qualità "molto buona" durante il lockdown per la pandemia. Ed è addirittura peggiorata nel 39.4% dei casi, con il progredire della chiusure imposte dal protrarsi della pandemia. I dati provengono dal Covid-19 Social Study, firmato da un gruppo di ricercatori dell'University College of London.

Recenti dati indicano che la superinfezione polmonare batterica è stata responsabile dell'8% di tutti i decessi in pazienti con Covid-19 e possibile in un ulteriore 24% dei casi.  I tipi di infezioni registrati includevano polmonite, ascessi o empiema ed emboli settici;  Acinetobacter baumannii, Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa erano i patogeni batterici più comunemente identificati. 

La pandemia SARS-CoV-2 ha sollevato tra i medici molte domande sulla gestione dei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), soprattutto se sia necessario o meno modificare la terapia. Data la somiglianza dei sintomi sono sorti anche interrogativi sul riconoscimento e la differenziazione della Covid-19 dalla BPCO. La Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD) ha pubblicato il documento “The 2020 GOLD Science Committee Report on COVID-19 and Chronic Obstructive Pulmonary Disease”. 

L’identificazione delle potenziali fonti di embolismo è un obiettivo fondamentale, poiché il trattamento varia a seconda della condizione cardiaca diagnosticata. Recentemente, sulla rivista “European Heart Journal- Cardiovascular imaging” è stato pubblicato un documento di consenso dei maggiori esperti europei che tratta in modo ampio le tecniche da utilizzare in caso di lesioni cerebrali correlate ad embolia cardiaca.