I pazienti affetti da Covid lungo possono presentare un'infiammazione persistente localizzata a cuore e polmoni fino a un anno dopo l'infezione da Sars-Cov-2, anche quando i test medici standard restituiscono risultati normali, esponendoli potenzialmente a un rischio elevato di future condizioni cardiache e polmonari. Questi risultati provengono da un nuovo studio condotto dai ricercatori della Icahn School of Medicine del Mount Sinai e pubblicato sul Journal of Nuclear Medicine.

EvdMigliorano le percentuali dei soggetti con diabete tipo 2 con emoglobina glicata e colesterolo a target, segno meno per l’obesità ma permangono grandi sfide: progressivo invecchiamento dei pazienti, non soddisfacente uso dei microinfusori nel diabete di tipo 1, diagnosi tardive del diabete gestazionale.

EvdSecondo uno studio pubblicato su Nature Medicine, le attuali traiettorie dei cambiamenti climatici e il mancato rispetto delle strategie di sviluppo sostenibile potrebbero contribuire ad aumentare l'onere globale della resistenza antimicrobica (Amr) entro il 2050. Gli autori prevedono che la resistenza antimicrobica potrebbe aumentare fino al 2,4% a livello globale entro il 2050 e chiedono un'azione urgente per affrontare fattori socioeconomici e ambientali più ampi oltre alla semplice riduzione dell'uso di antibiotici per mitigare l'onere globale della resistenza antimicrobica.

I ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center e dell'Università della California, Los Angeles, hanno osservato che le comorbidità nella mezza età sono associate a un aumento del rischio di sviluppare il cancro e di mortalità correlata al cancro, con associazioni che variano in base al tipo di tumore. Il legame tra cronicità e rischio oncologico offre spunti per indirizzare gli sforzi di prevenzione.

EvdIn un nuovo studio, condotto dalla Chalmers University of Technology in Svezia e dall'Università di Harvard negli Stati Uniti, i ricercatori hanno dimostrato in modo completo che una combinazione di due marcatori lipoproteici, misurata in un semplice esame del sangue, può fornire informazioni più accurate sul rischio individuale di malattie cardiache rispetto all'attuale misurazione del colesterolo nel sangue, salvando potenzialmente vite umane. Lo studio è stato pubblicato sull'European Heart Journal.

EvdLa carenza di vitamina D è collegata ad una maggiore incidenza di diabete mellito gestazionale; tale condizione è associata ad un rischio maggiore di complicanze materne e fetali, tra cui pre-eclampsia, macrosomia fetale ed ipoglicemia neonatale.

EvdCinque classici fattori di rischio per le malattie cardiovascolari – ipertensione, colesterolo alto, obesità, diabete e fumo – all'età di 50 anni possono ridurre l'aspettativa di vita di oltre 10 anni. Questa è la conclusione di uno studio internazionale condotto da ricercatori tedeschi e presentato alla sessione scientifica dell'American College of Cardiology del 2025.