Tra le aree più rilevanti in cui si articola la proposta “One Health” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono incluse l’environmental health e l’antimicrobial resistance. In questo contesto si collocano le ricerche, sviluppatesi soprattutto negli ultimi anni, sulla diffusione ambientale dei PF (prodotti farmaceutici) e dei PTS (metaboliti dei farmaci e prodotti delle trasformazioni biotiche o abiotiche che si producono nei loro processi di smaltimento e nell’ambiente stesso).
La diffusione ambientale dei PF avviene principalmente attraverso: a) lo scarico di effluenti provenienti dagli impianti di trattamento di acque reflue urbane contenenti sia farmaci escreti dopo l’utilizzazione sia quelli inutilizzati gettati nel lavabo o nel gabinetto; b) lo spandimento degli effluenti di allevamento animale; c) lo scarico di effluenti provenienti da impianti di produzione; d) l’utilizzazione di fanghi o acque di depurazione per uso agricolo; e) lo smaltimento improprio in discarica di farmaci inutilizzati e di rifiuti contaminati.
Negli studi a livello mondiale PF e PTS sono stati ritrovati nell’acqua (di superficie o profondità, marina, in particolare vicino agli estuari fluviali, e oceanica) nel suolo (in particolare quello coltivato) e nell’atmosfera. Ne possono derivare danni a vari ecosistemi ed effetti dannosi per l’uomo possono venire dalla catena alimentare e indirettamente dalla diffusione della resistenza ai farmaci anti-batterici. I microrganismi esposti agli antibiotici a dosi basse, sub-letali o sub-inibitorie possono infatti sviluppare resistenza che può persistere e disseminarsi nell’ambiente anche attraverso geni specifici (ARGs = antibiotic resistance genes) con un transfer genetico orizzontale. In conclusione, è necessario conoscere meglio i fenomeni di bioaccumulo e le modifiche che i farmaci possono indurre nei vari ecosistemi e rendere più efficaci i sistemi di depurazione. È inoltre utile che si articoli un’opera di educazione dei pazienti finalizzata ad una utilizzazione farmacologica più razionale, ad una raccolta differenziata più utilizzata e ad evitare una dispersione di farmaci non utilizzati.
Questo argomento è stato oggetto di trattazione nell'ambito del convegno dal titolo “Medicina dei sistemi. Modelli di integrazione nella prassi clinica e nuove soluzioni terapeutiche”, tenutosi a Milano.