Malattia renale: serve l’occhio vigile della medicina di prossimità
Piergiorgio Messa
Società Italiana di Nefrologia (SIN)
Il ruolo del medico di Medicina generale è fondamentale nella gestione della malattia renale cronica (Mrc). In prima istanza, è bene che sia consapevole dell’incidenza del problema, considerato che in Italia il 7/8 % della popolazione presenta la malattia in forme con gravità variabile. Su questa base, e visto che molto spesso la sintomatologia è poco evidente, è bene poter intercettare per tempo questi casi. Come? Bastano pochi e semplici segnali: edemi di natura non chiarita, modificazioni nella minzione, pressione fuori norma, presenza di diabete o familiarità per Mrc. Da qui, alcuni esami: urine, albuminuria, dosaggio ematico di creatinina. Se si ravvisano alterazioni, è necessario interfacciarsi con lo specialista per uno scambio di informazioni virtuoso e, perché no, virtuale, grazie alle nuove tecnologie sempre più alla portata di tutti.