Silvia Novello
Università degli Studi di Torino
Negli ultimi anni la ricerca ha permesso di identificare diversi biomarcatori molecolari che hanno consentito una caratterizzazione sempre più precisa dei sottotipi di tumore in base al profilo delle mutazioni genetiche. Ciò ha portato a un cambiamento nell’approccio terapeutico, divenuto mirato e personalizzato, e quindi caratterizzato da un maggior beneficio clinico. Nel carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato, gli inibitori tirosin chinasici dell’Egfr (recettore del fattore di crescita epidermico) e del gene Alk (anaplastic lymphome kinase) hanno aperto la strada a una nuova era di medicina oncologica di precisione. Inoltre, ulteriori driver oncogenici, come il gene Met, sono stati recentemente identificati come bersagli di un trattamento specifico.