
“L’invecchiamento attivo è il fulcro intorno a cui devono ruotare le politiche attuali e future dedicate alla terza età, è quindi opportuno aggiungere vita agli anni e non solo anni alla vita, e il primo passo per garantire questo stadio è proprio l’immunizzazione delle persone a partire dai 60/65 anni – sottolinea Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di HappyAgeing – Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (Pnpv) e il relativo calendario già ci indicano che vaccini contro l’influenza, l’herpes zoster e le malattie da pneumococco dovrebbero essere disponibili e accessibili ai longennials, in egual modo, in tutto il territorio nazionale. Ma nel ricordare anche il vaccino contro il Covid e la recente disponibilità di vaccini contro le malattie da Rsv (virus respiratorio sinciziale), c’è sicuramente bisogno di una stretta collaborazione tra istituzioni centrali e locali per garantire un’offerta completa ed equa delle vaccinazioni per l’adulto e l’anziano. Occorre incrementare le coperture vaccinali attraverso la chiamata attiva degli aventi diritto e il coinvolgimento di tutti gli operatori sanitari”.
L’immunizzazione dell’anziano rappresenta sin dal principio uno dei pilastri dell’attività decennale di HappyAgeing e ribadita con convinzione nei diversi contesti susseguitosi nel tempo, incluso quello della pandemia. A dimostrazione di ciò le tantissime attività realizzate negli anni, dalle campagne di sensibilizzazione (sei) incentrate sull’invito per gli over 65 a vaccinarsi ai position paper e i documenti tematici (sette). Per citare degli esempi: il “Position Paper su Immunizzazione e richiesta adozione Calendario per la Vita nei Livelli Essenziali di Assistenza e nel Piano Nazionale”, la campagna di comunicazione “#OggiPiùCheMai – Il vaccino difende la vita”, la campagna di comunicazione “#IlVaccinoConta – Aggiungi vita agli anni” e il “Position Paper su Immunizzazione e Chiamata Attiva”.