
Lo studio, condotto da un team della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, ha utilizzato i dati dell'Atherosclerosis Risk in Communities Neurocognitive Study, con un follow-up di 33 anni. I ricercatori hanno valutato la frazione di demenza attribuibile all'ipertensione, al diabete e al fumo, misurati in diverse fasi della vita. Questi sono fattori di rischio vascolare modificabili ampiamente riconosciuti per la demenza. Mentre i loro ruoli sono stati studiati individualmente, l'impatto cumulativo di questi fattori di rischio nel corso della vita – e come questo varia in base al background genetico, alla razza e al sesso – era meno chiaro.
L'analisi ha incluso un totale di 7.731 partecipanti per i fattori di rischio misurati a 45-54 anni, 12.274 a 55-64 anni e 6.787 a 65-74 anni. Complessivamente, 2.218 persone hanno sviluppato la demenza entro il loro 80° compleanno.
I risultati hanno mostrato una chiara correlazione: all'età di 80 anni, la frazione di demenza attribuibile ad almeno un fattore di rischio vascolare misurato a 45-54 anni era del 22%; a 55-64 anni era del 26%; e a 65-74 anni raggiungeva il 44%. È importante notare che solo il 2-8% dei casi di demenza che si verificano dopo gli 80 anni erano attribuibili a questi specifici fattori di rischio vascolare.
Sono emerse anche significative differenze tra i sottogruppi della popolazione. Ad esempio, le frazioni attribuibili ai fattori di rischio vascolare erano più elevate nei non portatori di APOE-?4 di età pari o superiore a 55 anni. Questo è dovuto al fatto che "nelle popolazioni con un rischio genetico più basso di Alzheimer, l'entità del contributo relativo della malattia vascolare al rischio di demenza è maggiore". Inoltre, le frazioni attribuibili erano più alte negli individui neri di età pari o superiore a 45 anni e nelle donne di età pari o superiore a 55 anni.
La ricerca ha anche evidenziato che i gruppi di fattori di rischio, come l'ipertensione più il diabete e il fumo più il diabete, hanno aumentato significativamente il rischio di demenza, con rapporti di rischio che variavano da 2,00 a 3,54 a seconda dell'età e della combinazione. L'importanza dell'ipertensione e del diabete è aumentata con l'età, mentre quella del fumo è diminuita con l'età.
Gli autori di un editoriale collegato hanno sottolineato che, dato il contributo della malattia vascolare alla demenza e la sovrapposizione dei fattori di rischio tra malattie cardiovascolari e demenza, "gli interventi che affrontano questi fattori di rischio sottostanti hanno il potenziale per ridurre il rischio di entrambi gli esiti". Questi risultati suggeriscono che gli interventi per ridurre il rischio di demenza "potrebbero dover essere individualizzati e mirati in base a fattori come l'età, la genetica, la razza e il sesso". Questo studio rafforza l'idea che la salute vascolare è fondamentale per la salute del cervello e offre una chiara strada per la prevenzione.
Smith JR, et al. Contribution of Modifiable Midlife and Late-Life Vascular Risk Factors to Incident Dementia. JAMA Neurol 2025. doi:10.1001/jamaneurol.2025.1495