Il nuovo contratto integrativo per i medici di medicina generale crea problemi alla giunta regionale pugliese al punto che la delibera che conteneva la presa d’atto dell’accordo, firmato a settembre, è stata ritirata dopo le forti perplessità della Ragioneria poiché l'Air porrebbe a carico del bilancio autonomo una spesa di circa 83 milioni di euro l’anno ben più dei 49 milioni ipotizzati inizialmente. Il risultato è che il contratto dovrà essere riportato al tavolo delle trattative, con l’obiettivo di chiudere i lavori entro il 15 maggio per poi varare la nuova piattaforma dal 1° giugno.
Sulla questione è intervenuto anche Filippo Anelli, presidente della Fnomceo. In una dichiarazione rilasciata al Sole 24 Ore si dice sorpreso dalla decisione della Regione Puglia. “L’accordo - ha precisato Anelli - ce l’abbiamo già, firmato dal presidente Michele Emiliano, l’assessore alla Sanità, il direttore di Dipartimento e i sindacati. E presumo che quando firmi le coperture economiche ci sono già. Quell’accordo quindi va pubblicato ed attuato”.
L’accordo firmato con Fimmg, Smi, Snami e Uil Medici, sulla base di una pre intesa raggiunta a marzo, doveva diventare un punto di riferimento nazionale con l’avvio di un profondo processo di adeguamento dell’offerta assistenziale e con nuovi strumenti e incentivi in grado di definire un nuovo modello assistenziale attrattivo anche per i giovani medici di medicina generale.