Medicina generale: il nuovo atto di indirizzo non può più attendere
Motivo per cui il sindacato chiede che il Governo apra immediatamente un nuovo tavolo di confronto, coinvolgendo le parti sociali, per delineare insieme un percorso chiaro e attuabile.
"La posta in gioco è troppo alta - continua la nota - per permettersi ulteriori rinvii. L’anagrafe dei medici di medicina generale è un dato che non può essere ignorato: c’è una differenza sostanziale tra chi si avvia alla pensione – e ha una visione naturalmente più conservativa – e chi dovrà sostenere questa professione ancora per vent’anni o più, in un contesto radicalmente cambiato. La voce di chi guarda al futuro, di chi è parte viva del cambiamento, va ascoltata e valorizzata".
Uil Fpl nazionale – con la segretaria nazionale Rita Longobardi e il responsabile nazionale della medicina del territorio Vincenzo Morante – insieme alla Federazione Medici Territoriali Campania (Fmt), per voce del presidente Domenico Crea e del responsabile regionale Mmg e segretario provinciale di Napoli Salvatore Caiazza, con la totale condivisione dei segretari provinciali Alessandro Martone (Benevento), Carlo Spagnoletti (Avellino), Antonio Ricciardi (Salerno) e Pasquale Persico (Caserta), la Fmt Uilfpl , nella massima espressione della sua dirigenza in regione Campania ed in sintonia con la Uilfpl nazionale, lanciano un appello chiaro e urgente a tutte le forze politiche, di governo e opposizione: "È il momento di agire, non più di rinviare. Il Ssn è in uno stato critico, ma non è condannato. Esistono ampi margini per rilanciarlo: serve meno burocrazia, più concretezza, e adeguamenti economici reali per i professionisti della salute. Le liste di attesa interminabili sono solo il sintomo visibile di un sistema malato. Ospedali e case di comunità, continuità assistenziale, specialistica ambulatoriale e medicina generale non sono entità separate, ma tessere di un’unica rete: la medicina di prossimità".
"Questa rete - si precisa nel comunicato - va pensata e regolata dentro un unico Acn, che non lasci spazio ad ambiguità: chi fa cosa, dove, come e quando, con regole certe, risorse adeguate e una visione che restituisca centralità e autorevolezza al ruolo del medico sul territorio".
"Non possiamo più permettere che tra rimpalli di responsabilità tra Stato e Regioni il nostro Ssn, che fu tra i più avanzati al mondo, scivoli verso l’irrilevanza. Serve subito un nuovo atto di indirizzo - conclude il comunicato - e l’apertura di un confronto serio e operativo tra Governo e sindacati. Il tempo dell’attesa è finito. È l’ora delle decisioni".