Il segretario regionale della Fimmg Veneto, Giuseppe Palmisano, ha espresso il suo punto di vista sul primo incontro dedicato all’Accordo integrativo per la Medicina generale (Air), evidenziando sia i segnali di apertura che le preoccupazioni. Dopo un’attesa lunga, finalmente il confronto tra le parti è iniziato, e Palmisano si è detto soddisfatto di questa fase, anche se non mancano le riserve.
"Dall’incontro sono arrivati pochi segnali di distensione", ha commentato Palmisano, sottolineando come la Regione sembri voler procedere in modo unilaterale, con o senza il pieno coinvolgimento dei medici di famiglia. Per lui, una riforma efficace e duratura si costruisce insieme: "Le nuove regole del gioco vanno riscritte in modo condiviso".
Tra i punti più importanti, Palmisano ha evidenziato il ruolo delle Aft e la necessità di alleggerire il peso della burocrazia sui medici. Ha anche criticato la delibera 140 del febbraio scorso, che contiene le linee guida per l’avvio del ruolo unico di assistenza primaria, definendo questa come una misura da rivedere e modificare urgentemente.
Per chiarire meglio, Palmisano ha spiegato che la definizione del ruolo unico, delle quote orarie e delle modalità operative nelle Case della Comunità deve essere condivisa e trasparente. "Se le regole vengono decise dall’alto senza un confronto reale, si rischiano soluzioni fantasiose e dannose per la professione", ha avvertito.
Infine, sul ruolo unico, che deve essere attrattivo e gratificante per evitare che si trasformi in un fallimento, la Regione ha dato un timido segnale di apertura. È stato annunciato uno slittamento dell’avvio a settembre, con l’intenzione di usare i prossimi mesi per discutere e definire i dettagli all’interno dell’Air.