Il sindacato ha sollecitato il Ministero della Salute e quello dell'Università a pubblicare le procedure per il concorso, evitando ritardi che penalizzerebbero i giovani medici e a riconoscere la Medicina generale come specialità per assicurare un percorso formativo paritario alle altre discipline mediche. La trasformazione del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (Cfsmg) in una vera e propria specializzazione universitaria è una battaglia storica che lo Snami porta avanti da tanti anni. L’obiettivo è quello di garantire ai futuri medici di famiglia una formazione di alta qualità, equiparabile a quella delle altre specializzazioni mediche. “Chiediamo al Ministero della Salute e al Ministero dell’Università di pubblicare, entro il mese di luglio, le procedure per l’uscita del bando del Concorso di Formazione specifica in medicina generale (Cfsmg), in modo da consentire lo svolgimento delle prove in contemporanea al concorso di accesso alle scuole di specializzazione,” dichiara Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami. “È fondamentale – prosegue Testa – evitare ulteriori ritardi che penalizzerebbero ancora una volta i giovani colleghi interessati a intraprendere il percorso della medicina generale. Il sistema ha urgente bisogno di nuovi medici di famiglia, preparati e competenti, e non possiamo permetterci né ritardi né incertezze”. Il presidente nazionale sottolinea anche un altro fronte caldo: “Nonostante la recente bocciatura in Commissione Bilancio al Senato, che ha rigettato per carenza di coperture finanziarie la proposta di trasformare il Corso di Formazione specifica in una vera e propria scuola di specializzazione, lo Snami non si arrende. Continueremo a batterci in tutte le sedi istituzionali affinché la Medicina generale ottenga il riconoscimento che merita.” “Il nostro obiettivo rimane chiaro: garantire ai futuri medici di famiglia un percorso formativo che sia pari a quello delle altre discipline specialistiche. Non arretreremo di un passo” conclude Testa.